Ad agosto vestiti d’inverno per “Il Volo” nella Valle dei templi: il caso “dress code” solleva polemiche

Il doppio concerto de Il Volo nella Valle dei Templi, parte delle celebrazioni di Agrigento come Capitale Italiana della Cultura 2025, sta generando notevoli polemiche. L’evento, previsto per il 31 agosto e il 1° settembre, è stato criticato per diverse ragioni: dai costi elevati, pari a un milione e duecentomila euro, alla chiusura della Valle ai turisti per 48 ore. La decisione di riservare inizialmente l’accesso solo a un pubblico invitato ha sollevato ulteriori malcontenti, costringendo gli organizzatori a mettere in vendita i biglietti al prezzo di 80 euro ciascuno.

Il concerto sarà trasmesso a Natale

Le polemiche si sono intensificate anche a causa del “dress code” invernale imposto per il concerto, che sarà trasmesso su Canale 5 la sera di Natale. Nonostante si tratti di un evento estivo, il pubblico dovrà indossare abiti scuri e invernali, seguendo le indicazioni della produzione per creare un’atmosfera natalizia sullo sfondo del Tempio della Concordia. Questo requisito, unito all’obbligo di rispettare le indicazioni televisive riguardo agli applausi e alle reazioni, ha ulteriormente infiammato il dibattito.

Le guide turistiche di Agrigento hanno espresso preoccupazione per l’impatto dell’allestimento del palco sulla fruizione del sito archeologico, denunciando che i lavori disturbano l’armonia del luogo e arrecano disagi ai visitatori paganti. Secondo loro, i fondi spesi per l’evento sarebbero stati meglio impiegati nel miglioramento dei servizi turistici locali, evidenziando che la Valle dei Templi, già rinomata, non ha bisogno di pubblicità aggiuntiva.

Infine, la produzione è stata fortemente sostenuta dal presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, come parte delle iniziative per promuovere Agrigento a livello nazionale e internazionale. Tuttavia, la gestione dell’evento e le scelte organizzative hanno sollevato un dibattito acceso, con critiche che spaziano dalla gestione dei fondi pubblici alla considerazione del patrimonio culturale.

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