Accoglienza profughi afghani all’ex base Nato? Il Pd di Comiso rileva criticità dopo annuncio sindaco Schembari

Il sindaco di Comiso, Amria Rita Schembari, esponente di Centrodestra, ha annunciato la volontà della comunità che guida di accogliere parte dei profughi afghani nell’ex base Nato di Comiso, come si fece 22 anni fa, per i kossovari quando il sindaco era Giuseppe Digiacomo, esponente del Partito Democratico. Oggi riceviamo, e pubblichiamo, una lettera del Pd di Comiso che piuttosto che rendere la vita più facile alla Schembari, magari mettendola in difficoltà con il suo stesso Centrodestra, avanzano una serie di critiche e paletti che sinceramente stentiamo a capire, visto che vengono appunto dal Pd. Ecco comunque la lettera integrale:

A proposito delle dichiarazioni del sindaco sulla disponibilità ad accogliere profughi afghani all’aeroporto di Comiso.

Diciamo subito che siamo d’accordo. Per motivi che ci pare perfino superfluo precisare.

La tragedia umanitaria che si sta consumando in questi giorni, il ritorno all’arretratezza culturale e liberticida e misogina dopo vent’anni in cui si è cercato non senza difficoltà di normalizzare l’Afghanistan, ci colgono di sorpresa e ci lasciano sbigottiti. E’ normale, quasi istintivo, visti i precedenti nella nostra città, che il sindaco tenda una mano e si metta a disposizione, anche in netto contrasto con le sensibilità e le forze politiche che lo sostengono, che appoggiano questa amministrazione e che, stando almeno alle dichiarazioni dei loro leader nazionali, sembrano, anzi sono, di avviso completamente diverso, opposto.

Tuttavia alcune domande sorgono semplici e spontanee, e avremmo piacere che il sindaco, contrariamente a quanto ultimamente si è abituato a fare, rispondesse. Non tanto o non soltanto a noi, ma alle centinaia di cittadini che in queste ore ci chiedono, domandano vogliono capire, e della cui comprensibile preoccupazione ci facciamo portavoce.

1)       Dice il sindaco che “le strutture (che potrebbero accogliere i profughi afghani), fatti salvi minimi ritocchi, sono abitabili, vivibili e accoglienti”. A parte il fatto che non siamo affatto sicuri che ci vogliano “minimi ritocchi” per rendere vivibili e accoglienti queste abitazioni, si potrebbero per favore quantificare le risorse economiche necessarie (euro più, euro meno) per questi interventi? Si tratta di risorse comunali? Regionali? Nazionali? Europee?

2)       Si ha un’idea di quanti siano, in definitiva, i profughi che siamo in grado di accogliere in piena sicurezza (in termini di ordine pubblico e sanitaria) e senza gravi stravolgimenti sociali per la nostra comunità? Per quanto tempo pensa che queste persone debbano restare a Comiso? Ci può dare un orizzonte temporale (settimana più, settimana meno)?

3)       La Regione si è detta d’accordo questa sembra già una bella novità, considerate le precedenti dichiarazioni del governo Musumeci in merito all’accoglienza nell’Isola). Notizie dal governo nazionale?

4)       Prefettura, questura e Asp ragusane hanno assicurato quel personale supplementare necessario intanto allo svolgimento delle operazioni, come dicevamo prima, in piena sicurezza, e poi al controllo una volta completato


l’insediamento?

5)       Si è pensato a creare un network, una rete che coinvolga anche realtà private, per soddisfare gli svariati bisogni, primari e secondari, di queste persone una volta in loco? Anche per questo, sono state previste delle risorse economiche? Se sì, quante, quali?

I tempi per pianificare tutto questo, ammesso che sia davvero possibile (le notizie internazionali che ci pervengono sono sconfortanti), sembrano stretti, insufficienti. E forse è per questo che il sindaco senza consultarsi con nessuno, con il Consiglio comunale per esempio – sulla tenuta della cui maggioranza, per questa vicenda, nutriamo seri dubbi ha deciso di partire in quarta.

Poiché non crediamo affatto che queste dichiarazioni siano state rese con superficialità, per colmare in qualche modo il vuoto amministrativo che contraddistingue questo sindaco e questa amministrazione, giusto per avere un trafiletto sui giornali, quasi a dire “io ci sono, noi ci siamo!”, non abbiamo dubbi che nelle prossime ore arriveranno, precise e circostanziate, le risposte ai quesiti che, interpretando un diffuso sentimento popolare, abbiamo posto.

Gigi Bellassai

Gaetano Scollo

Fabio Fianchino

Filippo Spataro

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