“Abbate continua ancora a fare il Sindaco in spregio ad ogni regola”. E’ la grave denuncia del Pd di Modica

Una grave denuncia, quella del Partito Democratico di Modica: il sindaco Abbate, nonostante si sia dimesso e nonostante stia correndo per le elezioni regionali, continua a “fare il sindaco”, ledendo la libertà della competizione elettorale.

Il coordinatore del PD, Ezio Castrusino, non ha dubbi: è necessario un ripristino delle regole democratiche: “La presenza attiva e costante in Comune di Ignazio Abbate, sindaco di Modica fino a poche settimane fa ed oggi candidato alle elezioni regionali, è una clamorosa violazione delle regole poste a presidio della libertà e della correttezza della competizione elettorale”, dichiara.


La legge vieta che un Sindaco in carica possa essere contemporaneamente candidato alle elezioni regionali proprio per impedire che egli possa sfruttare il suo ruolo politico ed amministrativo, la presenza pubblica e la sua capacità decisionale per lucrare i favori dell’elettorato.
Proprio per questo motivo, Ignazio Abbate si è dimesso da Sindaco ed è oggi candidato alle elezioni.


“Accade, però, che Abbate non solo presieda a pseudo inaugurazioni ed incontri pubblici con l’inedito ruolo di ex Sindaco insieme agli altri ex assessori, ma egli sia attivamente e costantemente presente negli uffici comunali per continuare ad influenzare le decisioni dell’Amministrazione Comunale”, spiga il PD.


La circostanza è stata paradossalmente confermata in una intervista ad un giornale on line proprio dalla stessa Commissaria Ficano, nominata appunto in sostituzione del Sindaco ormai incompatibile, ma presente in Comune solo un giorno la settimana.
La Commissaria, infatti, dopo avere dichiarato di non essere la pupilla di Abbate, ha candidamente affermato di sollecitare e chiamare lei stessa l’ex Sindaco per averne consigli ed indicazioni e che d’altronde Abbate e gli altri ex assessori sono comuni cittadini ai quali non può impedirsi il libero accesso in Comune.


“Evidentemente ignora la Dott.ssa Ficano che ai comuni cittadini non sarebbe dato, ad esempio, sedersi alla scrivania del Segretario Generale od utilizzare l’automobile di rappresentanza od ancora impartire indicazioni agli impiegati e direttive agli uffici, ma semmai fare la fila per chiedere la rettifica di una delle tante bollette pazze od il rilascio di un certificato.
Ma ciò che è ancora più grave è che proprio la Commissaria non comprenda il valore del proprio ruolo e delle norme che impongono precise incompatibilità a tutela della libertà di determinazione dei cittadini elettori ed anzi consenta la loro clamorosa violazione.
Tutto ciò è intollerabile”, spiega sempre il PD.


“Come Partito Democratico di Modica richiamiamo la Commissaria al rispetto delle norme a tutela delle quali essa stessa è stata nominata, invitandola non solo a dare chiare disposizioni perché tutti gli ex amministratori abbiano rapporti con gli uffici solo nei limiti di quanto spettante loro come cittadini e professionisti, ma anche ad astenersi da ogni ulteriore improprio “consulto” con Abbate, ex Sindaco e oggi candidato alle elezioni.
Se Essa dovesse avere bisogno di informazioni ed indicazioni, i Settori ed i dirigenti sono, come ancora previsto dalla legge, a sua disposizione.
Richiedendo sin d’ora un incontro alla Commissaria per confermare e meglio rappresentare quanto oggi denunziato, come Partito Democratico vigileremo affinché sia immediatamente ripristinata la legalità e la stessa libertà della competizione elettorale, allo stesso tempo riservandoci di segnalare al Prefetto, all’Assessorato alle Autonomie Locali ed alle autorità giudiziarie competenti ogni ulteriore lesione dei principi democratici e delle norme poste a loro tutela”.

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