A Vittoria la discarica resta chiusa. Il Comune appoggia la protesta degli ambientalisti

Il sindaco Francesco Aiello, insieme alla sua Giunta municipale, ha condiviso in pieno il flash mob organizzato da Legambiente Vittoria sabato scorso dinanzi l’impianto di Pozzo Bollente. A scendere in campo in prima linea è stato lo stesso sindaco, accompagnato dagli assessori per manifestare e per sollecitare gli organi preposti a far ripartire un impianto pronto ma mai attivato.


“Abbiamo condiviso l’iniziativa di Legambiente- ha dichiarato il sindaco Francesco Aiello-. Il progetto è stato appaltato ai tempi della mia precedente sindacatura-prosegue il primo cittadino- in questi anni nessuno è riuscito  a farlo partire e purtroppo oggi mi tocca intervenire. I continui rimpalli tra Regione, Ato, Srr e Comune non hanno permesso di fare passi in avanti. Mettere in funzione l’impianto di contrada Pozzo Bollente agevolerebbe tutti i comuni della provincia iblea riuscendo così ad abbassare costi e tariffe dei rifiuti, attuando anche  condizioni di  sviluppo e di benessere per tutti i territori, ridurrebbe  i costi e l’impatto dei trasporti. E per il comune di Vittoria, conferire anche parte  l’umido sarebbe praticamente a chilometro 0. Dunque per i fabbisogni dell’ambito dell’umido sarebbero pienamente soddisfatti avendo  Pozzo Bollente  una capacità di conferimento di 24.000 tonnellate l’anno, insieme alle 27.000  tonnellate l’anno di Cava dei Modicani. Siamo già al lavoro per sollecitare lo sblocco dell'iter e far partire un impianto così importante per il nostro territorio”- ha concluso il primo cittadino.


Oltre a Legambiente erano presenti anche i rappresentanti di Fare Verde. Questo il loro punto di vista: UN'INACCETTABILE DISASTRO

 

Impianti in tutta l’isola completati ma mai aperti, altri solo in progettazione, altri ancora aperti ma ad oltranza momentaneamente chiusi perché saturi o flagellati da continui guasti ai macchinari o grottescamente privi delle adeguate autorizzazioni .

Povera Sicilia e poveri siciliani che ne subiscono quotidianamente le conseguenze.

Comuni con le casse svuotate dal conferimento dei rifiuti a centinaia di chilometri, a discapito di altre risorse da utilizzare per i servizi di necessità collettiva, con la beffa di avere a poca distanza questi impianti fuori servizio, monumenti all’inadempienza politica e bacino di profitto per affari spesso illeciti.

Fare Verde Vittoria si dissocia totalmente dalle scelte della politica Regionale sulla raccolta dei  rifiuti, puntare sugli inceneritori bruciando tutto indistintamente, significa affossare totalmente la raccolta differenziata che assieme ad una scelta di minore produzione di rifiuti alla fonte, a nostro parere è l’unica soluzione per una crescita sostenibile del territorio isolano.

In contrada Pozzo Bollente a Vittoria anche per il centro di compostaggio ivi esistente ormai da più di dieci anni ma mai funzionante, le associazioni ambientaliste chiedono con forza la messa in funzione per dare finalmente dignità e speranza ai cittadini dei paesi del comprensorio e tentare di creare un circuito virtuoso della raccolta rifiuti che sia illuminato dalla legalità e dai reali bisogni della popolazione.

Oltre alle associazioni, al sit-in presenti diversi amministratori locali a cui evidenziate le sistematiche e annose criticità, i quali amministratori di fronte a questo disastro hanno dovere ed obblighi morali di trovare immediate soluzioni .

Basta ancora aspettare la Sicilia ormai una pattumiera a cielo aperto, il momento per tutti di fare il proprio dovere.



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