A UN PASSO DALLE ELEZIONI, BEPPE GRILLO E M5S HANNO FATTO IL “BOTTO” A MILANO

Milano, 85 mila persone in piazza Duomo per ascoltare il comizio-show elettorale di Beppe Grillo marchiato Movimento 5 Stelle. Dai mille Twitter connessi si legge che, dopo poco l’inizio, è crollata la rete mobile dei cellulari.
A gran voce il leader del M5S ha richiamato l’attenzione degli spettatori sugli aspri problemi dell’Italia intimando i politici – di professione – ad “evadere” prima che, per loro, sia troppo tardi. Come suo solito, aspro anche il tono della scrittura del comizio che Grillo ha abilmente condotto ieri a Milano.
.. La politica è una cosa semplice non complicata come hanno provato a farci credere .. – ha gridato l’ispiratore di un movimento sociale e politico che mira a cambiare le sorti del Bel Paese. Ovviamente scatta l’applauso. Molti i cori d’approvazione in piazza.
L’ altra innovazione introdotta ieri da Grillo prende il nome di “Politometro”; secondo il quale, spiega, si giudicherà il reddito dei politici prima dell’impegno politico, durante e dopo l’impegno politico. Se i conti non tornano, pena la reclusione.
Pronta la replica di Mario Monti che, ieri a Bersaglio Mobile di Mentana su La7, ha dichiarato che il politometro l’ha già attivato il suo precedente governo tecnico.
Il colpo di scena vero l’ha acceso un infiammato Dario Fo’ che, avendo preso parola, ha letteralmente gridato al microfono a quella Milano stacanovista e mai in riposo riunita in piazza – .. Dovete farcela voi.. dovete cambiare l’Italia .. -.
Non sono mancate critiche per la poca considerazione che i media italiani danno a Grillo e al suo M5S, da la Repubblica a TgCom, mentre attorno e sul palco gravitavano telecamere da tutto il mondo: BBC, Grecia, Finlandia, Francia; solo per citarne alcune.
La Sicilia con il suo Parlamento regionale e l’ascesa del M5S al consiglio comunale di Parma sono state prese ad esempio da Grillo come dimostrazione dell’importanza delle idee di questa nuova corrente politica che mobilita e raccoglie l’indignazione per una becera politica.
In un momento tanto importante per le sorti dell’Italia quanto basso per il bacino della classe dirigente attuale, avere un Grillo per la testa è facile ma è doveroso interrogarsi, prima del voto, dell’effettiva capacità e competenza operativa che gli esponenti del M5S potranno avere, una volta eletti, di fronti elle voragini e ai problemi dell’Italia.
Il dato da rilevare, comunque, consiste nella dimostrazione che questi nuovi movimenti politici e sociali, Fare di Giannino per citarne un altro, non solo raccolgono il bene stare dei cittadini ma dimostrano quanto la classe dirigente che ha guidato le sorti dell’Italia negli ultimi 20 anni sia fallita senza speranza di redenzione.

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