A Ragusa un memoriale dedicato ai bambini non nati: una scelta che viene contestata


E’ notizia di pochi giorni fa: a Ragusa nascerà, all’interno del cimitero di Ibla, un’area appositamente dedicata per la sepoltura dei bambini mai nati. Si chiamerà “Il Giardino degli Angeli” e sarà inaugurato il 21 marzo.
Ma perché questa scelta arriva proprio ora? Se lo chiede l’associazione ragusana “Adesso Basta”, che si occupa di donne vittime di violenza. E ricorda, che era il 25 novembre del 2019 quando il Consiglio Comunale deliberò in favore di questa iniziativa e chiese di individuare il luogo dove poter effettuare questa sepoltura. Tra l’altro, il diritto alla sepoltura dei bimbi mai nati di età gestazionale inferiore alle ventotto settimane è già riconosciuto dal Decreto del Presidente della Repubblica del 10 settembre 1990, n. 285 che rende possibile l’inumazione del feto.

PER L’ASSOCIAZIONE E’ SOLO PROPAGANDA ELETTORALE: ECCO PERCHE’


L’associazione contesta: “Al netto di una giustificata confusione concettuale tra “bambini mai nati” e “bambini deceduti”, innanzitutto, ci chiediamo come mai l’Amministrazione Comunale abbia avvertito solo ora – a distanza di oltre tre anni – l’esigenza di prendere questa iniziativa. La risposta si svela chiara ed evidente in tutta la sua strumentalità: siamo alla vigilia di una nuova competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale e del Sindaco e, quindi, nel momento giusto per inviare ai cittadini un messaggio che non affonda le proprie ragioni nelle legittime convinzioni religiose di ciascuno, ma che in modo strumentalmente propagandistico si rivolge agli antiabortisti cercando di captarne il voto e, colpevolizzando, nel contempo, le donne che per qualsiasi ragione hanno deciso – così come consente loro la Legge 194 – di ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza. Temiamo che la realizzazione di un cimitero dei feti possa essere un ulteriore colpo alla libertà delle donne di scegliere senza sentirsi addosso lo stigma”.

ADESSO BASTA: LE DONNE HANNO DIRITTO ANCHE A RAGUSA DI POTER ATTUARE LA LEGGE 194


Insomma, per l’associazione si tratta di una mossa quantomeno furba, che vuole portare dalla parte dell’amministrazione e di Cassì, visto che si ricandida, tutti i voti dei “pro vita” e degli antiabortisti, quando invece su questa scelta, dolorosa, nessuno dovrebbe pronunciarsi. Per questo l’associazione Adesso Basta chiede invece all’amministrazione di adoperarsi affinchè nella struttura ospedaliera di Ragusa venga assicurata la possibilità che la legge 194 venga pienamente rispettata e attuata. Ovvero, la possibilità per una donna di interrompere, come è suo diritto, una gravidanza non desiderata.
Infine, Adesso Basta chiede come si intende concretamente attuare il progetto e come coniugarlo con il regolamento di Polizia mortuaria del 1990. Infine, ma non in ordine d’importanza, con quale nome, dicitura, sigla, codice o quant’altro verrà indicato il feto seppellito?
L’associazione è chiara: questa manifestazione, a parere loro: “Oltre a seppellire il buon senso, affossa anche il rispetto verso il dolore di tutte quelle donne che hanno intrapreso questa sofferta scelta”.

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