Al cimitero di Ibla nasce un’area per “i bambini mai nati”

Sorgerà anche al cimitero di Ibla un’area riservata ai “bambini mai nati”. A darne notizia è l’assessore Giovanni Iacono. L’area sarà ufficialmente istituita martedì 21 marzo alle ore 11, alla presenza del sindaco Cassì, delle autorità civili e religiose e con la benedizione del vescovo di Ragusa, Giuseppe La Placa.

Il “Campo degli angeli” sarà dunque un’area del cimitero dedicata ai bambini non nati e nel corso della cerimonia verrà scoperto il monumento realizzato nel campo e raffigurante i bambini deceduti.

COSA SONO I CIMITERI DEI BAMBINI MAI NATI

Esistono in Italia e nel mondo da molti anni. Nella maggior parte dei casi si tratta infatti di aree apposite presenti in cimiteri già esistenti, in cui vengono sepolti in genere anche neonati e bambini piccoli. Non si tratta quindi di cimiteri costruiti con lo scopo di inumare esclusivamente feti. La loro sepoltura può essere infatti obbligatoria o facoltativa a seconda delle settimane di gestazione, come riporta il regolamento di polizia mortuaria del 1990: i feti al di sopra delle 28 settimane di età intrauterina sono considerati “nati morti” e per loro vigono le stesse regole di sepoltura come per una persona nata; anche per quelli tra le 20 e le 28 settimane vige l’obbligo di sepoltura, che viene espletato dall’Asl a meno che non ne facciano richiesta i genitori; i prodotti del concepimento sotto le 20 settimane, infine, sono gestiti dall’ospedale attraverso una procedura chiamata “termodistruzione”, ma anche in questo caso i genitori hanno 24 ore di tempo per farsene carico. Queste disposizioni valgono per ogni tipo di gravidanza interrotta, sia per un aborto volontario, che per uno spontaneo o terapeutico.

Foto: repertorio

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