A RAGUSA FONDATA LA “POVERA ITALIA”

Giuseppe Mazzini quando fondò la Giovane Italia non poteva mai pensare sia di essere chiamato al cellulare da Garibaldi (come scherzosamenre si dice in una pubblicità di un gestore), nè tantomeno da Cavour.

Ma nemmeno poteva pensare che dopo  150 anni fondassero la “Povera Italia” fatta a Ragusa da pubblici amministratori che se ne fregano delle bandiere siciliana,  nazionale ed auropea ed a volte, diciamolo pure, fanno vergognare di essere italiani tanto è l’abbandono in cui versano gli edifici pubblici in fatto di simboli come le bandiere che quasi tutti gli altri Paesi europei  curano invece a dovere.

E così i vessilli laceri, sporchi, malandati sono tanti, tantissimi fino al punto che un nostro connazionale che tornava dall’estero ci ha chiesto se gli edifici in cui le bandiere sono così malandate appartengano alla “Povera Italia”

Tutto ciò nell’anniversario dello Stato italiano sa poco di Risorgimento, di amor patrio, di ordine, di pulizia e di rispetto per il nostro Paese.

Se ci autorizzano siamo disposti a fare una colletta per cambiare le bandiere lacere con delle nuove, colorate, pulite ed integre a spese dei cittadini cui dare preciso rendiconto delle poche decine di euro spese per la dignità del nostro Paese e della nostra Ragusa.

Da presisare che dove le bandiere sono così malridotte è maggiore lo spreco di denaro pubblico. Chissà perchè?

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