A Modica, dopo la morte di una parente, una intera famiglia subisce la pubblica gogna: l’appello del nipote Cristian

Parla ai microfoni di MTG intervistato da Marco Scavino, il nipote di Rosa Amore, la signora deceduta per coronavirus nei giorni scorsi a Modica. Al dolore ed allo strazio della famiglia per la perdita della propria congiunta, si aggiunge in questi giorni l’altra grande sofferenza che la collettività sta infliggendo alla famiglia additandoli come untori e positivi al Covid-19 e quindi pericolosi per la tutela della salute pubblica. Nulla di più falso, replica disperato il nipote, Cristian. “Nessun tampone è stato effettuato ad oggi  e nessuno in famiglia accusa i sintomi da Coronavirus”.

“Nessuno, afferma Cristian, in famiglia ha avuto contatti con la zia, addirittura da Natale, poiché sono state rispettate tutte le prescrizioni, eppure ad oggi, continua ancora il nipote, assisto ancora alla disdetta degli ordini nella nostra attività da parte dei clienti impauriti poiché convinti che siamo tutti positivi. La zia, prosegue ancora Cristian soffriva di altre patologie e la causa della sua morte, per quanto fosse risultata positiva al Covid-19, è da imputare ad un arresto cardiaco proprio a causa della sua compromessa  situazione di salute”.

Il nipote smentisce anche che il compagno della zia deceduta sia ricoverato anch’egli al Maggiore di Modica.” Egli, sostiene il nipote, è in isolamento a casa e continua ad accudire l’anziana nonna”. La signora Amore, ricordiamo era residente a Montesano ed è deceduta dopo essere stata trasporta d’urgenza all’Ospedale Maggiore di Modica. Era risultata positiva al tampone. La famiglia Amore gestisce una macelleria a Modica  e si è trovata costretta a dover ricorrere ad un pubblico appello attraverso le tv ed i media on line per smentire voci di altri contagi nella famiglia

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