A Modica dopo Abbate una montagna di debiti non onorati? La vicenda Igm lo lascia presagire secondo D’antona.

Vito D’Antona di sinistra italiana  sostiene che Di fronte al legittimo e condivisibile stato di agitazione proclamato dai lavoratori dell’Igm, che ad oggi devono percepire ben tre mensilità non corrisposte, e a cui va tutta la nostra solidarietà, Abbate tenti di sorvolare sulle sue responsabilità.

“Dalle ultime notizie di stampa, se è vero quello che sostiene la ditta,  dichiara infatti il rappresentante politico, appare evidente che non sono in discussione i pagamenti ordinari e mensili del Comune di Modica, quanto, invece un debito maturato di circa 2.400.000,00 euro, riconosciuto e confermato dall’autorità giudiziaria e per il quale il Comune di Modica aveva avanzato la proposta di pagare a rate, ma ritardando di avviare la trattativa e fare una proposta”.

“La disamministrazione della problematica finanziaria, soprattutto nei rapporti con i fornitori e con i lavoratori dipendenti dalle ditte che forniscono servizi al Comune,  continua D’Antona, come anche nel caso della Spm, alla quale Abbate ci ha ormai abituati, fatta da maturazione di debiti non pagati, da aperture di trattative, da accordi di rateizzazione puntualmente non rispettati, la pagano i lavoratori e le loro famiglie.

Invece di perdere tempo nella preparazione di finte inaugurazioni dal sapore preelettorale, Abbate prima spieghi alla città la natura di questo debito fuori dalla gestione ordinaria del contratto di appalto; poi si dia da fare: se si ritiene ragionevolmente che il debito verso la ditta non si debba riconoscere, ricorra nelle sedi opportune, ma se invece esso è ormai inappellabile, si adoperi per una rateizzazione che consenta il pagamento di tutti gli arretrati a favore dei lavoratori.

Continuiamo a pensare che per i futuri amministratori che verranno eletti dopo Abbate si stia preparando una montagna di debiti non onorati”.

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