A COMISO RUOLO AUMENTATO DEL 30 PER CENTO E NON DEL 72

 “Se, da un lato, apprezziamo lo stile della nota di Sel che è, senz’altro, più sereno e meno rancoroso di quello utilizzato, spesso, dal segretario cittadino del Pd, dall’altro non possiamo che constatare le evidentissime inesattezze riportate nel comunicato stampa al quale ci riferiamo. Inesattezze alle quali poniamo, qui, rimedio, a beneficio dei nostri concittadini i quali hanno il diritto, quantomeno, di ascoltare i motivi reali e non ipotizzati o immaginati, quando non distorti, per i quali si trovano a pagare un ruolo aumentato del 30% e non già del 72% o, addirittura, del 110% come, non senza confusione, detto da Sel. Più precisamente, è opportuno ricordare che:

1) l’art. 42 del d.lgs 267/2000 ( il cosiddetto T.U.E.L) smentisce clamorosamente quanto affermato da Sel ( e, prima e con più forza, dalle altre forze di opposizione) circa l’organo competente a deliberare l’aumento della Tarsu. Il testo integrale dell’articolo, alla lettera f) è il seguente: “2. Il consiglio ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali: istituzione e ordinamento dei tributi, con esclusione della determinazione delle relative aliquote; disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi”.

Ad una lettura completa ed imparziale dell’articolo 42, dunque, la legge esclude, dunque, la determinazione delle aliquote dalle competenze del Consiglio Comunale . D’altronde, anche la giunta Digiacomo, nel 2007, seguì il medesimo dettame di legge ed aumentò la Tarsu del 40% con una delibera di giunta, senza passare al vaglio del Consiglio.

2) gli esponenti di Sel dovrebbero sapere perfettamente che l’aumento della Tarsu non è minimamente dovuto all’introduzione della raccolta differenziata. Anzi. Esso scaturisce dall’innegabile aumento dei costi che l’Ente ha dovuto sopportare da Agosto 2010 a Luglio 2011, a causa della chiusura della discarica comprensoriale di Vittoria e del conseguente conferimento dei rifiuti cittadini presso lo stabilimento di Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania. Fino a quando i rifiuti venivano regolarmente conferiti presso la discarica di Vittoria, infatti, il Comune subiva un costo “accettabile” di circa 35 mila euro mensili. Costo che, da quando i rifiuti vengono conferiti nella cittadina catanese, è lievitato a circa 120 mila euro mensili, per un aumento complessivo su base annua di circa 1 milione di euro. Il costo mensile di 120 mila euro, scende drasticamente solo a partire dal mese di Agosto 2011, mese nel quale ha avuto il via il sistema di raccolta differenziata spinta. Nonostante quest‘ultima considerazione, per quest’anno, l’Ente è stato costretto a farsi carico, nel bilancio corrente e, di conseguenza, nei ruoli emessi a carico dei cittadini, del milione di euro di incremento sopra descritto. E’ facile ipotizzare, dunque, che il ruolo della Tarsu, nell’anno 2012, grazie alle ottime percentuali di differenziata sin qui registrate ( precisamente il 39% di differenziata, nei primi due mesi) subirà, fortunatamente per i cittadini, un sensibile ridimensionamento, iniziando a scendere su livelli più sopportabili.”

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