A Comiso, restaurata l’antica Porta del Cassero

L’antica Porta del Cassero o Postierla a Comiso restituita alla sua originaria bellezza. Sono stati, infatti, ultimati i lavori di manutenzione e restauro di una delle porte tardo rinascimentali della città.
I lavori, eseguiti dall’Impresa Andolina Andrea, sono consistiti nella pulizia e trattamento delle pietre, nel rifacimento dell’intonaco della volta, nella rimozione di una serie di elementi spuri che nel corso del tempo erano stati apposti nel luogo, infine nell’installazione di un impianto d’illuminazione che proietta la luce dal pavimento.
Ieri sera, il sindaco Maria Rita Schembari, il vicesindaco Roberto Cassibba, presenti anche alcuni consiglieri comunali e residenti della zona, hanno assistito all’accensione dell’impianto di illuminazione nel corso di una breve ma significativa cerimonia che ha riconsegnato un luogo storico alla città.

“Il maquillage operato presso la Porta del Cassero, altrimenti detta Postierla costituisce un piccolo ma significativo intervento di ripristino dei luoghi cari alla memoria dei comisani e della città tant’è che i residenti hanno collaborato concretamente per quanto di loro competenza nell’azione manutentiva evidenziando una lodevole e utile sinergia tra pubblico e privato – ha commentato il sindaco Schembari -. Si tratta di un luogo suggestivo e di notevole impatto visivo, non per nulla è tra i più attenzionati e fotografati dai turisti, che offre una prospettiva di sapore rinascimentale, rara a trovarsi nelle nostre città, praticamente rifatte dopo il terremoto del 1693”.

“Opere come questa – ha fatto eco il vicesindaco Cassibba – contribuiscono a qualificare la città, caratterizzandola sotto il profilo storico e culturale. Si tratta di un primo passo verso la riscoperta di una identità antica. Il prossimo obiettivo, per quanto attiene a questo tipo di interventi, sarà la pulitura di un’altra porta di Comiso, più precisamente Porta dell’Ospedale o del Pero, a settentrione dell’abitato, peraltro molto ben conservata. Probabilmente, è anche il caso di rifare le tabelle esplicative delle antiche porte d’ingresso della città corredandole di qualche notizia essenziale. Ritengo che lavori del genere, insieme alle altre opere di maggiore impatto che abbiamo avviato o sono sul punto di essere avviate, sono utili a rendere la città più gradevole e funzionale”.

La Porta del Cassero o Postierla si trovava lungo il lato Sud della cinta muraria, sull’attuale intersezione tra Corso Vittorio Emanuele e via Tenente Meli, quest’ultima un tempo via dell’Arco Cannausata. In origine, immetteva verso la via del mare o in direzione dell’altopiano degli Iblei, verso Ragusa. Allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile datare con certezza Porta del Cassero, ma i toponimi cannausata e cassaretto indicherebbero una fruizione dell’area prima nel periodo bizantino e poi nel periodo di utilizzo della lingua araba. D’altra parte, la prima cinta muraria della città risalente proprio al periodo bizantino, dove passare necessariamente attraverso questa porta che, tuttavia, non era la principale. Porta, che nel corso dei secoli, può ragionevolmente ipotizzarsi ha conosciuto rifacimenti o modifiche.

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