A Comiso la seconda Wacky Races, in collaborazione con l’associazione le “vittime della strada”

In occasione della giornata mondiale dedicata alle “Vittime della strada”, il Team “Tischi Toschi” di Comiso, in collaborazione con l’associazione “Vittime della Strada” di Comiso, hanno realizzato la seconda edizione dell’attesa manifestazione “Wacky Races”, la competizione di auto a “propulsione umana”… ovvero “a spinta manuale”, costruite con materiale di riciclo e tanta fantasia da “persone che amano divertirsi”, così come si definiscono i componenti del “Tischi Toschi” comisano.

La “Wacky Races” è dunque tornata, più folle che mai, grazie al Team “Tischi Toschi di Comiso, composto dagli intraprendenti: Raffaele Baglieri, Andrea Baglieri, Giuseppina Paravizzini, Maurizio Tumino, Elisa Scrofani, Michele e Cristina Latino, Giuseppe Roccuzzo e Valeria Scrofani, Filippo Blundo e Rosa Paravizzini, Luisa Latino e Alessandra Donzelli. La gara di macchine a spinta doveva svolgersi domenica 27 ottobre, ma nonostante la buona volontà è stata sospesa per cause meteorologiche, subito dopo l’attesa esibizione dei “Tamburi imperiali” di Comiso e l’arrivo delle gloriose “Vespe” 50, a cura dell’associazione “Vespisti” di Comiso. Erano presenti il sindaco Maria Rita Schembari, i vertici della Polizia municipale di Comiso e della Polizia di Stato.

Questa volta, però, la manifestazione non ha registrato interruzioni e, domenica 17 novembre, si è svolta nella centralissima via San Biagio, dalle ore 9 alle ore 13, in concomitanza con la celebrazione della “Giornata mondiale delle Vittime sulla strada”, ricordata dall’associazione “Vittime della Strada”, presieduta da Biagio Lisa, e domenica rappresentata dal vice Mario Presti che ha messo in luce le finalità della propria associazione, parlando delle stragi sulle strade e della bontà della manifestazione che ha raccolto innumerevoli spettatori, compresi moltissimi bambini. Alla 2^ “Wacky Races” hanno gareggiato ben 11 team, ognuno con la propria auto, costruita con materiale di riciclo e tanta fantasia: team “Black Devil O.B. Auto”, composto da Alessandro Corallo di Comiso; Team “Nicastro”, composto da Giosuè Nicastro e da Salvatore Nicastro di Caltagirone; Team “Scuppulati”, composto da Giuseppe Parisi e Giuseppe Fontanello di Comiso; Team “Camurrìa”, composto da Nunzio Donzelli e Salvatore Antoci di Comiso; Team “L’importanti ca s’arriri”, composto da Guido Occhipinti e Rosario Amato di Comiso, che ha partecipato con due auto; Team “Arte e oro”, composto da Giovanni Nigita ed Emanuele Belluardo di Comiso; Team “Vacci lisciu”, composto da di Giacomo Gabriele e da Klarita Cangollari di Chiaramonte Gulfi; Team “Blasco”, composto da Nino Nicastro di Vittoria; Team “Alex auto”, composto da Giovanni Spataro e Nunzio Matarazzo di Comiso; Team “Gi.Ma.Mi”,composto da Giacomo Alparone di Caltagirone.

Per quanto riguarda i 3 premi assegnati ai vincitori, essi sono così composti: l’auto costruita dal Team “Vacci lisciu” è stata premiata come la “più veloce”; l’auto del Team “Alex auto”, come quella “tecnicamente bella”; e l’auto creata dal Team “Blasco”, come quella “curata nei minimi dettagli”. Non a caso, vista la ricorrenza della “Giornata mondiale vittime sulle strade”, i premi assegnati sono stati dei caschi, allo scopo di sensibilizzare i giovani ed inviare a tutti il messaggio che la sicurezza stradale è importante, ricordando il noto slogan che “è meglio perdere un minuto nella vita e non la vita in un minuto!”, così come ha detto Mario Presti, vice presidente dell’associazione “Vittime della Strada”, alla presenza dell’assessore allo Sport, Spettacolo di Comiso. Agli altri team sono stati assegnati dei gadget,per ringraziarli della loro presenza, per l’impegno profuso e per la collaborazione a questo meraviglioso evento ludico-sportivo che ha riscosso attenzione e consensi dagli spettatori che hanno avuto modo di ammirare le auto in competizione.

Raffaele Baglieri del Team” Tischi Toschi” di Comiso ci tiene a precisare che “più che una gara, è stata una festa. Senza però dimenticare che l’obiettivo principale è quello di partecipare. Le “automobili” a spinta “umana” che si sfidano, non hanno ovviamente motore… anche perchè non è previsto dal regolamento e quindi si rivela inutile studiare i manuali di ingegneria meccanica, anche se qualche nozione di aerodinamica può tornare utile. C’è comunque sempre un traguardo da tagliare, quindi meno tempo si impiega a completare il percorso… tra curve, ostacoli e rampe di ogni genere… e meglio è. Ma è solo uno dei fattori di cui tiene solitamente conto l’apposita giuria che, come accade in ogni competizione, bisognerà stupirla soprattutto con la creatività. Insomma, in queste occasioni è necessario sia essere bravi tanto a ridere quanto a far ridere e divertire il pubblico”.

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