A 33 anni dal terremoto del ’90 ancora contenziosi tributari aperti. La denuncia

Il contenzioso Sisma ’90 sta bloccando da decenni i tribunali tributari siciliani ei fondi necessari alla ricostruzione post terremoto non riesce a decollare. Sono passati addirittura 33 anni dal sisma del 1990 e le corti tributarie delle province di Catania, Siracusa e Ragusa sono ancora sommerse dai ricorsi relativi alle controversie fiscali di quegli anni, paralizzate da una miriade di cause che si trascinano stancamente.

Una situazione paradossale che sta mandando in tilt l’intera macchina della giustizia tributaria siciliana e impedendo di fatto qualsiasi serio progresso nell’erogazione degli aiuti per il rilancio delle aree colpite.

Secondo quanto denunciato dal consigliere dell’associazione dei magistrati tributari Maurizio Attinelli, servirebbe ormai un radicale cambio di passo per sbloccare questo incredibile e infinito contenzioso, concentrando tutti gli attori coinvolti – dai magistrati ai rappresentanti istituzionali – attorno a un tavolo per dirimere in modo definitivo tutte le pendenze ancora aperte relative al sisma del 1990.

La Cassazione ha finalmente indicato la strada da seguire per evitare un’ulteriore protrarsi delle cause, fornendo le linee guida per un nuovo modo di procedere. E’ il momento di dare seguito a queste indicazioni e affrontare la questione Sisma ’90 in maniera decisiva, superando le pastoie burocratiche per poter sbloccare le risorse e rilanciare concretamente la ricostruzione. La Sicilia, e le zone terremotate in particolare, non possono più aspettare.

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