Strage di Vittoria: questo lunedì alle 9 la convalida del fermo di Wajdi

Le condizioni di Omaima Zaouadi 19 anni e del papà Kamel, 57enne, permangono molto gravi, lottano per la vita nei centri grandi ustioni del Cannizzaro di Catania e del Civico di Palermo, in Rianimazione e prognosi riservata. Sono rimasti travolti dall’inferno di fuoco che Wajdi, 30 anni, unico figlio maschio della famiglia Zaouadi, ha appiccato in casa, in piazza Unità a Vittoria il 13 giugno alle 2 di notte. La mamma Mariem, 53 anni e figlia Samah, 34 anni, hanno perso la vita.

Domani alle 9 al carcere di Ragusa, si terrà l’udienza di convalida del fermo a cui la Procura di Ragusa (sostituto Martina Dall’Amico) ha sottoposto Wajdi Zaouadi, per duplice omicidio e tentato omicidio aggravati. Il trentenne è in isolamento e sorvegliato a vista. Domattina comparirà davanti al gip Vincenzo Ignaccolo, assistito dall’avvocato, Giovanni Ascone, nominato d’ufficio. In libertà vigilata, per altri reati, il giovane era seguito anche dal Dipartimento di Salute mentale. Nessun parente in Italia oltre alla sorella che, fuori sede per motivi di studio, (frequenta l’università a Torino), è rientrata non appena appresa la notizia. ricerca fotografica a cura di Franco Assenza

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