La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
QUARTIERE FORCONE: RESPONSABILITA’ PRECISE
09 Set 2010 19:19
Dopo avere speso 8 miliardi delle vecchie lire per realizzare un’opera che può e deve risolvere i problemi del quartiere, l’amministrazione Nicosia, per incapacità e indolenza, chiude i lavori lasciando in esercizio le pompe di sollevamento di Via Torino e omettendo di realizzare finalmente le decine di caditoie necessarie allo smaltimento delle acque bianche.
Tutto questo è incredibile e segna il fallimento pieno di chi non è riuscito a portare a termine nemmeno le opere iniziate e quasi completate dalla precedente amministrazione.
Già a Luglio, durante le iniziative di Ad nel quartiere sui temi della pulizia e della mancanza d’acqua, rilevammo tali comportamenti clamorosamente omissivi e assurdi dell’amministrazione: non collegare le vasche di Via Torino direttamente al nuovo sistema fognario, eliminando le pompe di sollevamento, equivaleva a vanificare la funzione del nuovo sistema fognario ed esporre il quartiere a rischi seri, già per altro verificatisi negli ultimi anni.
Incredibile è stata poi la mancanza di interventi sull’accumulo superficiale delle acque bianche in un quartiere dove le caditoie sono rese possibili ora dal nuovo sistema. Ma soldi non ce n’erano: i festini hanno avuto la prevalenza.
Ora la Destra di Incardona, assente dalla Città da lustri, si fa sentire e cavalca le carenze di questa amministrazione contro la precedente gestione. A Nicosia va bene così. Lui non c’entra, nemmeno risponde a Incardona.
Non affrontare le questioni e nascondersi aiuta a sopravvivere.
Sappiano i cittadini che da almeno tre anni tutto questo poteva essere evitato e che il sistema fognario costruito è fra i più innovativi che si poteva in un quartiere dove la fognatura scende a 15 metri sotto il livello stradale. Essa è stata lasciata incompiuta. Vi sono precise responsabilità. E’ giusto chiedere il ristoro dei danni subiti, poiché gli amministratori non hanno alcuna giustificazione. (i.c.)
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