TUTTA COLPA DELLO STRESS…

Cos’è lo stress? Lo stress è un fenomeno che riguarda ognuno di noi in quanto, in modo più o meno consapevole, tutti siamo sottoposti costantemente ad eventi, imprevisti di varia natura che rappresentano agenti stressanti (stressors), ai quali reagiamo in modi differenti a seconda della nostra fase di vita, della nostra personalità, delle esperienze fatte in passato.

Lo stress non ha sempre una connotazione negativa. In alcune circostanze, sopraggiunge a causa di eventi significativi che hanno un risvolto favorevole nella nostra vita. In tutti questi casi si tratta di una forma di stress che provoca un’attivazione fisica e mentale dovuta a stimoli ambientali che arricchiscono di significato la nostra vita personale e lavorativa. In questo caso si parla di EUSTRESS (stress “buono”).

In altri casi invece, lo stress appesantisce la nostra attività mentale e fisica, portandoci al “tracollo”. Si tratta di tutte quelle situazioni in cui l’ambiente richiede più energia, controllo, impegno e responsabilità di quanta la persona, in quel momento, è in grado o è disposta a dare.

    L’individuo inizialmente cerca di fronteggiare queste difficoltà, ma presto sente mancare le risorse e, pertanto, diventa fragile non riuscendo più a fronteggiare la quotidianità. In questi casi si tratta di quello comunemente definito DISTRESS (stress “cattivo”).

Fra i disturbi più conosciuti e invalidanti causati da eventi fortemente stressanti è bene ricordare il  PTSD (Disturbo Post Traumatico da Stress), dove per evento traumatico, o altamente stressante, si indica un evento che mette in pericolo la propria vita o quella delle persone accanto a noi, che suscita enorme paura o incapacità di gestire la situazione. Il PTSD fu realmente preso in considerazione con l’avvento del primo conflitto mondiale: i numerosissimi casi di disturbi psicologici tra i reduci dei combattimenti costrinsero la psichiatria a iniziare le ricerche sui disturbi post-traumatici. Le sindromi inizialmente furono attribuite soprattutto a disfunzioni neurologiche e danni organici, come conseguenze delle esplosioni e degli agenti chimici tossici. In seguito, però, in considerazione del fatto che anche i soldati non coinvolti in esplosioni o guerriglie presentavano la stessa sintomatologia, vennero presi in considerazione i fattori psicologici.

Molto sinteticamente: la diagnosi di PTSD si pone nel momento in cui una persona, esposta ad eventi traumatici, sviluppa duraturi sintomi intrusivi, di evitamento e di iperattivazione, che non gli permettono di riprendere le normali attività quotidiane.

Indispensabile il trattamento psicoterapeutico.

 

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