La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
I CONSIGLIERI DEL MOVIMENTO 5 STELLE SCHERNISCONO I COLLEGHI
23 Ott 2013 14:53
“Proseguire con questo andazzo è mortificante non solo per noi consiglieri ma per l’intera istituzione rappresentata dal civico consesso”. La denuncia è del consigliere comunale Angelo Laporta dopo quanto accaduto nelle prime ore del mattino a conclusione della seduta che aveva preso il via ieri e che si è protratta sino intorno alle 4. “Non voglio insegnare niente a nessuno, ci mancherebbe altro, questa tra l’altro anche per me è la prima esperienza da consigliere – dice Laporta – ma sentirsi deriso mentre si sta cercando di illustrare un emendamento al regolamento che si stava trattando, quello sul servizio idrico integrato, non è certo il massimo. Capisco l’ora tarda, capisco la stanchezza, capisco un certo lasciarsi andare dovuto al fatto che ormai si stava tra i banchi da parecchio tempo, ma ritengo che il rispetto sia alla base di tutto. Rispetto non tanto per il sottoscritto ma per le 750 persone che mi hanno votato e che rappresento quando mi trovo all’interno dell’aula. Lo dico senza venature polemiche rivolgendomi ai consiglieri del Movimento 5 Stelle. Da alcuni di loro, infatti, sono arrivati questi atteggiamenti di sufficienza come se ci trovassimo ad assistere ad uno spettacolo di varietà piuttosto che a fare qualcosa di importante, tutti assieme, per il bene della nostra città. Questo atteggiamento irriguardoso nei confronti di chi fa politica da parecchi anni non è tollerabile. Sappiamo che è il loro marchio di fabbrica da Roma a Ragusa. Ma il loro modo di fare risulta davvero poco consono a chi è chiamato a stare in aula. Invito, quindi, anche il presidente del Consiglio, Giovanni Iacono, a fare in modo che il rispetto tra i consiglieri possa essere imprescindibile da qualsiasi atto che sarà discusso, esaminato o anche approvato. Su certe cadute di stile non è possibile passarci sopra”.
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