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MONTSANT L’ANELLO ATTORNO AL PRIORATO
22 Ott 2013 05:21
Dalla DO Tarragona si è formata nel 2001 la DO Montsant. Siamo in Catalogna, la regione spagnola, che per prima si è affacciata al vino moderno. Prima degli anni Novanta, la Spagna vitivinicola si trovava in una posizione molto arretrata rispetto agli altri paesi produttori di vino, incluso i paesi extraeuropei. Ciò non vuol dire che il vino spagnolo fosse tutto cattivo, ma le DO storiche spagnole producevano vini ben al di sopra delle altre zone vitivinicole spagnole riconosciute da disciplinare o meno. Vi era, insomma, un abisso tra un Rioja e una qualsiasi denominazione minore spagnola, per non parlare dei vini prodotti fuori dalle denominazioni. Una grande quantità di vino spagnolo era di molto inferiore rispetto ai nuovi vini cileni o agli avvolgenti vini australiani. Il problema non era ovviamente il territorio. La Spagna gode di una posizione ideale per la produzione di vini di qualità, ma l’isolamento economico, dettato da decenni di dittatura, ha provocato un isolamento anche culturale, che ha tagliato fuori la Spagna dalle novità che stavano cambiando il vino europeo.
I maggiori problemi del vino spagnolo erano per lo più dettati da errate pratiche di vinificazione e dalla scarsa igiene nelle cantine. Questi fattori facevano sì, che il vino presentasse grandi problemi di ossidazione o di attacchi batteriologici. Ovviamente non tutto il vino spagnolo presentava questi problemi. Molte cantine, soprattutto provenienti dalle zone storiche, avevano una gamma di etichette di tutto rispetto. Basti pensare allo Sherry o Jerez come dir si voglia, il quale è tutt’oggi il vino fortificato più celebre al mondo. Ma in generale il vino medio spagnolo, quello per tutte le tasche insomma, era decisamente inferiore alla media europea e non.
Con l’arrivo della democrazia e l’ingresso al mercato estero, la Spagna si è aperta alle novità che stavano cambiando il mondo dell’enologia. Simbolo della nuova rivoluzione enologica spagnola è stata senza ombra di dubbio la Catalogna. Nell’arco di poco più di un decennio il cava, termine con il quale si indica il vino spumante spagnolo, diventava uno dei vini spumanti più apprezzati dai consumatori. A breve anche il vino fermo catalano avrebbe fatto la sua comparsa nelle riviste specializzate del settore. Penendés, Priorato e Costers del Segre, volenti o nolenti, sono diventati i portabandiera del nuovo vino spagnolo. Mentre le prime tre denominazioni sono ben conosciute fuori dalla Spagna, Montsant, denominazione che ha poco più di 12 anni, deve ancora farsi conoscere.
Questa DO era ubicata dentro a un’altra denominazione, la DO Tarragona. Precisamente le due sottozone Falset e Ribera d’Ebre compongono l’attuale Montsant, la quale con la sua forma di anello circonda la celebre zona del Priorato.
L’orografia del Montsant è decisamente particolare, tanto che i suoi vigneti sono piantati ad altitudini che partono dai 200 e arrivano ai 700 metri. Si tratta di una zona montagnosa e di conseguenza il clima ne viene fortemente influenzato. Ma non c’è solo il fattore montagna, l’ambiente climatico è condizionato anche dal fatto che la zona affaccia sul mare e, inoltre, è attraversata da due fiumi. Questi fattori, soprattutto la presenza dei fiumi, fanno si che il Montsant presenti un clima non uniforme, ma bensì diversi climi in base alla loro posizione. I vigneti, per esempio, più vicini al fiume soffriranno meno la calura estiva diurna, ma potranno soffrire l’umidità notturna. La scelta della posizione idonea dove impiantare, vicino o meno al fiume, alta o bassa altitudine, ma soprattutto la scelta della varietà di uva da impiantare sono fattori decisivi per ottenere il massimo che questo territorio può offrire. Una scelta poco consapevole, potrebbe, viceversa, dare un pessimo prodotto o per eccessiva calura o ancora peggio per l’insorgere di muffe e malattie legate all’umidità.
Essendo una denominazione relativamente giovane, nonostante sicuramente è da epoca romana che si coltiva qui la vite, è prematuro esprimere un profilo preciso sui suoi vini. L’unica cosa certa è che le escursioni termiche tra il giorno e la notte provocano un alto livello di polifenoli nell’uva, i quali sono responsabili della consistenza del vino. Sempre le escursioni termiche sono fattori fondamentali per il ventaglio olfattivo del vino, soprattutto quando si parla di uva a bacca bianca. I vini del Montsant saranno quindi consistenti e profumati.
In questa denominazione è possibile trovare ancora vini di buona qualità a prezzi ragionevoli, ma l’attenzione che sempre più le si sta prestando, anche a causa dei prezzi eccessivamente alti dei vini del Priorato, ha fatto sì che già i prezzi di alcune etichette siano ingiustificatamente lievitate.
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