Un pari (3-3) salutare per lo Scicli. Contro il Pro Ragusa buona la prestazione dei cremisi

Un’ottima gara, quella di ieri contro un Pro Ragusa “quotato” a stare ai vertici della classifica. Al “Ciccio Scapellato” i ragusani si sono dovuti scontrare con una squadra vogliosa di vincere, decisa a lasciarsi dietro i risultati non brillanti delle precedenti gare. La “cura” di mister Carmelo Giglio sta cominciando a dare i suoi frutti.

Uno Scicli ben messo in campo e capace di muoversi con disinvoltura ha dovuto fare i conti con un terreno di gioco pesante per la pioggia, abbattutasi fra il primo ed il secondo tempo. Nonostante ciò s’è visto un bel gioco anche se il risultato finale non rispecchia quanto è stato fatto sul campo dai ragazzi del presidente Bartolo Alecci. Da un vantaggio di 2-0 per i locali ad un rigore dubbio per gli ospiti, ad un eurogol del giovane Alessandro Riela fino al risultato del tre pari maturato fra una “furbata” del Pro Ragusa e l’inesperienza dello Scicli.

Un risultato finale che non rispecchia la bella prestazione dei locali ma che serve a fare alzare il morale fra i giocatori, la tifoseria e la dirigenza che sta investendo su un organico giovane ma anche con pedine di esperienza, candidato a raggiungere una amalgama che gli potrebbe fare guadagnare presto posizioni più rassicuranti nel girone D del Campionato di Promozione.

Il tecnico dello Scicli, Carmelo Giglio: “una prestazione giusta – ha commentato a fine partita – abbiamo concesso meno rispetto alle altre partite. Dopo un primo tempo buono poi siamo scesi un po’. Cercavamo la vittoria che non è arrivata. Ci sono stati degli errori ma sono stati solo frutto di inesperienza. Una partita difficile con una squadra forte. Ora si lavora per la prossima di campionato con il Canicattini”.

Il tecnico del Pro Ragusa, Alessandro Nigro: “prendere tre gol è stato troppo; comunque i ragazzi sono stati bravi a credere ed a recuperare sul risultato iniziale. Sono due punti persi. Siamo al lavoro perchè vogliamo crescere dopo che in tre anni siamo riusciti a dare credibilità alla nostra realtà. Ci accorgiamo che, ora, siamo rispettati e ciò è motivo di orgoglio. Con umiltà cerchiamo di crescere sempre di più”.

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