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Scicli riscrive il futuro della Lipparini: 9 milioni per cancellare un danno urbanistico lungo 60 anni
10 Lug 2025 17:55
Si parte dopo un danno urbanistico fatto sessanta anni fa con la demolizione del convento dei Gesuiti. A palazzo di città la chiamano la “fase uno”, quella pronta a partire con l’approvazione del progetto esecutivo per l’istituto Lipparini – Miccichè nella parte dell’edificio Miccichè, denominato “edificio tampone”. Nell’edificio Miccichè andranno dodici aule per tutto il periodo di realizzazione dei lavori di adeguamento sismico e di ricostruzione della facciata della scuola che si affaccia su piazza Italia. Questa prima parte dei lavori prevede una spesa di 216.591,61 euro oltre Iva al dieci per cento ed altri oneri nell’ambito dei Fondi Sviluppo e Coesione. “Gli interventi riguardano principalmente l’abbattimento delle barriere architettoniche tramite l’inserimento di un ascensore, l’inserimento di una scala antincendio in acciaio fino al piano secondo (quella di oggi arriva fino al primo piano), l’adeguamento della zona bagni in entrambi i piani, l’adeguamento della parte elettrica e rete dati e la pitturazione di tutti gli ambienti al fine di garantire gli spazi necessari a poter accogliere gli alunni delle dodici classi, ad oggi ospitati nell’istituto Lipparini-Miccichè” – spiegano il sindaco Mario Marino e l’assessore Enzo Giannone. In queste dodici aule andranno gli studenti non appena inizieranno i lavori della Lipparini.
Concreto il futuro della facciata e della scuola Lipparini sita in piazza Italia. Verrà rifatta per eliminare quel “danno” urbanistico degli anni Sessanta del secolo scorso.
Il decreto assessoriale risale allo scorso 30 dicembre; con esso viene e ufficialmente riconosciuto il finanziamento di 8 milioni 993 mila di euro alla scuola media Lipparini di Scicli per il rifacimento della facciata e dell’intera scuola. E’ il più alto finanziamento concesso dalla Regione siciliana in Sicilia a fronte di un ventaglio di 70 milioni di finanziamenti totali nell’ambito del Pnrr e del Fondo Sviluppo e coesione che ha finanziato 34 scuole in Sicilia, Scicli è stato l’unico comune in provincia di Ragusa ad ottenere il finanziamento. “L’intervento non riguarderà semplicemente la facciata e la ricostruzione di uno skyline coerente col centro storico, ma finanzia in realtà una nuova scuola – spiega l’assessore Enzo Giannone – un fatto straordinario. L’Ufficio speciale per l’edilizia scolastica della Regione ha riconosciuto un coefficiente parametrico di 2 mila 213 euro al metro quadro per finanziare l’opera a fronte del massimo valore di norma ammissibile di mille 820 euro per metro quadro.
Il finanziamento della scuola di Scicli è ben superiore a quello standard in genere riconosciuto per altre scuole, proprio in considerazione del costo del prospetto, e comprenderà l’adeguamento sismico, l’adeguamento impiantistico con la climatizzazione invernale ed estiva, l’adeguamento elettrico, antincendio e l’efficientamento energetico globale oltre alle spese tecniche e persino agli arredi.
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