Vittoria, al via i lavori da 2,5 milioni al mercato ortofrutticolo: ma prima lo scontro politico

Lavori di riqualificazione al mercato ortofrutticolo di Vittoria. Ieri mattina, la consegna dei lavori <alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò. 

Si interverrà con alcuni lavori urgenti che i concessionari e coloro che lavorano all’interno dell’ortomercato chiedono da tempo. I lavori, finanziati per 2.500.000 euro, permetteranno l’impermeabilizzazione della copertura dei box, il rifacimento delle grondaie, la ritinteggiatura delle pensiline, la realizzazione degli impianti di “linea vita” (cioè i sistemi di ancoraggio sulla copertura dei box per garantire la sicurezza dei lavoratori) e infine il rifacimento dell’asfalto. I lavori, appaltati dal Genio civile su progetto realizzato dallo stesso ente e dallo Studio Musa, sono stati aggiudicato con un ribasso del 40 per cento all’impresa MGM di Ragusa. L’impresa ragusana, che inizierà i lavori già domani mattina, con le prime opere del cantiere, avrà a disposizione 300 giorni per realizzare e completare l’opera.

Per gli operatori dell’ortomercato di contrada Fanello ci saranno degli inevitabili disagi a causa del cantiere. Ma tra meno di un anno l’infrastruttura avrà risolto – almeno si spera – buona parte dei disagi lamentati da tempo. Quando il progetto era stato avviato -nel periodo dell’amministrazione Moscato e della gestione commissariale – era stata prevista anche la realizzazione di una copertura nel piazzale centrale, per la logistica dei mezzi e delle merci, ma i costi sono lievitati e i fondi disponibili hanno permesso di intervenire lasciando fuori questa parte del progetto.

La Regione ha finanziato l’opera con quattro milioni di euro inseriti nella programmazione dei fondi del Piano di sviluppo e coesione 2014 – 2020. Come detto, due milioni e mezzo erano per i lavori a base d’asta. Per la consegna dei lavori è arrivato a Vittoria l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò. . Erano presenti anche i parlamentari Salvatore Sallemi e Giorgio Assenza, la presidente della provincia Maria Rita Schembari, l’ingegnere capo del Genio civile, Salvatore Caruso, che ha illustrato il progetto.

La consegna dei lavori – ciò che avrebbe dovuto essere un normale atto di gestione amministrativa – si è però condita di una scaramuccia che ha visto protagonisti il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello e i suoi principali oppositori di Fratelli d’Italia.

Nella serata di domenica i consiglieri di Fratelli d’Italia hanno diffuso un invito alla città annunciando la presenza dell’assessore regionale Aricò, peraltro esponente dello stesso partito di Giorgia Meloni. Fino a quel momento, infatti, la notizia non era stata diffusa. Durissima la reazione del sindaco di Vittoria che sui social aveva attaccato pesantemente i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia che, a suo dire, avrebbero voluto dare un’impronta politica alla vicenda. Il sindaco aveva preannunciato una sorta di iniziativa pubblica che avrebbe dovuto tenersi due ore prima. Appuntamento alle 10, anziché alle 12, quando sarebbe arrivato l’assessore Aricò. Era stato montato un piccolo palco e le amplificazioni nel piazzale del mercato e alcuni assessori e consiglieri di maggioranza erano presenti al mercato. Tutto però si è concluso con un nulla di fatto. Il piccolo palco è rimasto inutilizzato e quando l’assessore è arrivato tutto il gruppo dei presenti, con numerosi consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, si è recato nella sede della Direzione mercato per un piccolo incontro pubblico. Piccole scaramucce verbali tra i presenti in un clima teso e gravato dalle polemiche del giorno prima, ma che è rimasto comunque molto cordiale, ben lontano dai venti di guerra annunciati sui sociali dal sindaco. 

Aiello ha ricordato che il mercato, che è stato realizzato ed è di proprietà della Regione, è comunque assegnato in gestione al comune e che l’ente avrebbe voluto avere un ruolo attivo nella gestione dei fondi, nella progettazione e nell’appalto dei lavori. Ma che aveva accolto di buon grado l’affidamento al Genio civile nell’interesse del mercato e della città che comunque si avvantaggeranno dalla realizzazione dell’opera. “Calati juncu ca passa la cina” ha detto il primo cittadino, utilizzando un antico detto siciliano e ribadendo la sua disponibilità a collaborare “con le istituzioni e i governi, siano essi bianco, rossi, neri o tricolori”. Braccio teso da parte dell’assessore Aricò che ha dato la disponibilità della Regione a collaborare per altri progetti futuri del comune sul mercato. Ma ha precisato: “Per me non esistono governi di vari colori, esiste solo un governo tricolore”. 

Un clima di pace apparente, di tarallucci e vino, ha contraddistinto la giornata di ieri, come non era facile attendersi dopo i “venti di guerra” e i toni alti della sera precedente. 

Da domani cominceranno i lavori. Che hanno un’origine in un progetto iniziale avviato dalla società di gestione “Vittoria Mercati” e dai suoi responsabili Giambattista Di Blasi e Davide La Rosa, nel periodo della gestione commissariale dell’ente. Gli operatori del mercato chiedevano e attendevano da tempo queste opere. Come detto, non sarà realizzata invece la copertura del piazzale centrale del mercato, prevista in un primo momento, ma non finanziata per mancanza di soldi.

Sul mercato, da tempo, si giocano anche altre partite. Altri mercati in Italia hanno potuto usufruire di finanziamenti importanti previsti nel Pnrr. Non così Vittoria che due anni e mezzo fa presentò i progetti fuori tempo massimo, con un ritardo di tre ore. Ad altri bandi invece non si potè partecipare perché erano destinati solo a mercati gestiti da società private – come avviene ormai per la maggior parte dei grossi mercati italiani ed europei – e il comune aveva invece scelto la via della gestione pubblica dell’ortomercato, affidando alla “Vittoria Mercati” solo un ruolo marginale. Il comune di Vittoria rimase dunque escluso dalla possibilità di accedere ai fondi Pnrr.

Oggi arrivano i fondi della Regione, almeno per alcune opere urgenti di messa in sicurezza. «L’obiettivo è il rilancio concreto di una delle principali strutture agroalimentari del Mezzogiorno italiano» fa sapere Alessandro Aricò. E su questo obiettivo, per una volta tanto, sono tutti d’accordo.

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