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Una nuova categoria: i “Ni vax”, quelli che hanno paura del vaccino e sperano che gli venga il covid
08 Gen 2022 19:11
“Io ho paura che mi possa succedere qualcosa” con il vaccino. Adesso spero di avere il Covid e di ottenere cosi’ il super green pass ma non credo, quindi dovro’ vaccinarmi. Provo, pero’, un sentimento di rabbia”. Queste le parole che Lucia, una ni vax over 50, ha rilasciato in un’intervista ad ANSA.it. Una ni vax non immunizzata che non si fida del vaccino e che adesso, con l’obbligo, dovra’ provvedere ad ottenere il super pass a tutti i costi, anche cercando di prendere il Covid. “No, non ho mai fatto fino ad ora il siero anti Covid”, ha detto Lucia sottolineando che fino ad oggi, senza l’obbligo, la sua quotidianita’ se la viveva tranquillamente: “Problemi con il lavoro o con la vita sociale? Finche’ il green pass si poteva ottenere con il tampone rapido, no.
Io vado a lavoro tamponandomi, poi lo uso in quei due giorni anche per andare al cinema, alle mostre, o fare le altre cose”. Fino adesso quindi andava tutto “abbastanza bene”. Certo la spesa economica di due tamponi a settimane potrebbe considerarsi un problema ma per Lucia meglio avere quel tipo di costo: “La spesa economica? La preferisco alla ‘spesa’ della salute che forse dovrei mettere in conto se facessi il vaccino? Non lo so…”, dice mostrando un po’ di titubanza. “Essenzialmente non mi fido tanto, della medicina tradizionale in genere, pero’ non sono una no Vax”. Non una no vax convinta quindi: “Se avessi lavorato in un ufficio pubblico sicuramente sarei gia’ vaccinata.
La mia vita mi ha portato a poter temporeggiare quindi l’ho fatto”, dice con sicurezza la signora ni vax, aggiungendo che le sue paure nascono da esperienze avute da persone vicine: “Ho tanti riscontri di amiche intime a cui qualcosa e’ successo” con la vaccinazione, “anche di molto serio”. Tra le motivazione che racconta di avere per non essersi ancora immunizzata, Lucia annovera anche alcuni aspetti del proprio carattere: “Diciamo che ho un’indole che poco si sottomette in generale, un’indole ipercritica. Quindi mi da anche fastidio l’imposizione, ovvero che il libero arbitrio venga totalmente a mancare”. Per la ni vax inoltre sarebbe molto piu’ sicura e responsabile lei rispetto a tanti altri: “Facendomi i tamponi regolarmente, una o due volte a settimana, sono piu’ sicura di un vaccinato, sono piu’ controllata di una persona che si vaccina.
Quindi rispetto agli altri mi sento super corretta”. “Adesso? -ripete con una leggera risata – Adesso spero di avere il Covid e di ottenere cosi’ il super green pass ma non credo, quindi dovro’ vaccinarmi. Provo pero’ un sentimento un po’ di rabbia. Rabbia al pensiero di doverlo fare per forza”. Adesso sara’ quindi costretta a vaccinarsi ma, oltre all’obbligo per decreto, Lucia di motivazione potrebbe averne anche un’altra: “Mia figlia che insiste dicendo che sono l’unico genitore che ha quindi mi dice: ‘ti prego vaccinati e salvati la vita”.
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