Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
Nessuna opera nel sud-est, il Recovery Plan si è fermato a Siracusa
06 Mag 2021 09:00
Le riforme previste nella Pubblica amministrazione, nella Giustizia, nei Tributi, nella Semplificazione e nella Digitalizzazione avranno impatto anche da noi. Ma fra le 337 pagine del Recovery Plan non c’è un solo euro per opere nel ragusano.
Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il cosiddetto Recovery Plan che vale 248 miliardi complessivi e che attende l’esame della Commissione europea, c’è quanto il governo italiano intende avviare per risollevare l’economia dalla crisi provocata dalla pandemia da coronavirus. Il 40% delle somme è destinato al Sud del Paese, assicura il Governo Draghi.
La cifra guarda al complesso dei progetti e non, in senso stretto, a quelli previsti da Next Generation EU, che hanno un orizzonte temporale al 2026. Nel dettaglio di questi ultimi, le risorse ammontano a 235,6 miliardi: 191,5 della Recovery and Resilience Facility, 31 dal Fondo complementare, 13,5 del programma React-Eu. I 191,5 miliardi del RRF si dividono in 68,9 miliardi di euro in sovvenzioni a fondo perduto e 122,6 miliardi di euro in prestiti.
In Sicilia previsti interventi specifici per la connessione ferroviaria del porto di Augusta e dell’aeroporto di Trapani, per la riqualificazione della stazione di Siracusa, per l’avanzamento ulteriore dell’Alta Velocità ferroviaria Palermo-Catania-Messina, la sperimentazione dell’idrogeno nel trasporto ferroviario, nuovo personale a tempo determinato negli uffici del Tar, misure per garantire la piena capacità gestionale dei servizi idrici e il rafforzamento delle Zone economiche speciali (Zes).
D’altronde il Pnrr esclude finanziamenti per costruire nuove autostrade; qui gli unici impianti previsti sono quelli di ricarica elettrica lungo le arterie esistenti.
Guardando a quanto sta succedendo per la Rosolini-Modica, il cui primo tratto fino a Ispica dovrebbe essere aperto a giugno, l’intervento pubblico viene frenato dai continui ritardi e rinvii. Per trovare i fondi sufficienti a proseguire verso Scicli, Ragusa, Comiso, Vittoria e Gela, migliorando la circolazione turistica e commerciale, occorrerà percorrere altre strade.
Investimenti nel sud del sud Italia? Ci sarà certamente l’impatto della digitalizzazione che aiuterà le imprese, la velocizzazione dei processi penali e civili, il miglioramento dei procedimenti nella Pubblica amministrazione e nel fisco attraverso anche una semplificazione rispetto alle enormi regole esistenti. Chissà, forse avremo qualche asilo nido in più.
© Riproduzione riservata