Cinque sindaci iblei su ATO 7 di Ragusa e discarica cava dei Modicani: “Così non funziona”

Il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, Il sindaco di Chiaramonte Gulfi Sebastiano Gurrieri, Il sindaco di Scicli Vincenzo Giannone, Il sindaco di Acate Giovanni Di Natale e Il sindaco di Santa Croce Camerina Giovanni Barone intervengono sulla tormentata vicenda dell’ATO 7 di Ragusa e chiedono che il presidente, Giuseppe Cassì sindaco di Ragusa, garantisca per tutti:

“La tormentata autorizzazione della riapertura dell’impianto TMB della discarica di Cava dei Modicani, che sembrava vedere tutti e 12 i Comuni della Provincia fare squadra, non riesce ancora a ripartire.

Dopo giorni di incontri, dibattiti e riunioni snervanti, ci si rende conto invece che alcuni Comuni, oltre al lavoro di squadra, hanno fatto -con la complicità della Regione- fughe in avanti scorrette ed inaccettabili.
O si fa squadra oppure ognuno va per la propria strada.
Occorre maggiore chiarezza e correttezza istituzionale.

La chiarezza impone a tutti una disciplina nel lavoro di squadra. Così non è stato, e il primo responsabile, nonostante il duro lavoro di questi giorni finalizzato alla riapertura del TMB di Cava dei Modicani, è il Presidente della SRR, il Sindaco di Ragusa Peppe Cassì, che dovrebbe valutare con attenzione la grave situazione, per permettere di riaprire una fase nuova nella difficile gestione della Società che deve vedere protagonisti tutti i Comuni.

L’invito pressante alla Regione è di una attenta vigilanza nei metodi seguiti a garanzia di tutti i soci, che sono i Comuni della Provincia di Ragusa. Con pari dignità”.

 

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