Continua a crescere la curva dell’influenza in Italia. Nell’ultima settimana monitorata dal sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati registrati oltre 816 mila casi di sindromi respiratorie acute, quasi 100 mila in più rispetto alla settimana precedente. Un dato che conferma l’accelerazione della stagione influenzale e l’aumento della pressione sui servizi sanitari. […]
La storia di un professionista vittoriese: “Segregato in casa, ho aspettato il tampone per 40 giorni”. Era negativo
20 Apr 2020 15:32
In provincia di Ragusa l’emergenza Covid non è ancora passata. Purtroppo, si continuano a registrare ancora casi positivi ma c’è anche chi aspetta il risultato del tampone per davvero troppo tempo. E’ quello che è successo ad un professionista vittoriese che, dopo 40 giorni di isolamento ha ricevuto finalmente una bella notizia: il tampone è negativo. Non è affetto da Covid-19.
Tutto è iniziato dopo quello che ha definito “un inopinato contatto” di un suo familiare con uno dei primi contagiati per Coronavirus, ricoverato al centro Hub di Modica, avvenuto a metà del mese di Marzo. “Dopo aver segnalato questo contatto agli organi sanitari competenti ho avuto sintomi quali tosse, mal di gola, raffreddore e poi per un paio di giorni febbre a 37.9 °C. Nulla di anormale in quanto io soffro di queste patologie sin da piccolo.
Di questi sintomi ho prontamente informato le autorità sanitarie competenti. Terminati i primi 15 giorni di isolamento, nel frattempo i sintomi descritti prima si erano notevolmente affievoliti, si poneva il problema di chi dovesse attestare il mio fine isolamento dopo 15 giorni. Il mio medico di famiglia a questo punto mi ha chiesto cosa avessi ancora. Ho risposto che mi era rimasta solo un po’ di tosse. Poiché questa è uno dei sintomi del Coronavirus lo stesso non mi ha potuto fare nulla, se non segnalare all’Asp che presentavo ancora sintomi”.
Il professionista si è sottoposto al tampone il 31 marzo. L’esito, è arrivato solo oggi. Un’esperienza non certo facile: “Ho vissuto da sequestrato in casa senza poter nemmeno andare a fare la spesa, andare in farmacia e nemmeno fare bancomat. Immaginate i problemi anche nel farmi portare la spesa a casa. Non tutti hanno il pos portatile né io avevo una quantità adeguata di contanti a casa…”.
E il pensiero va a Calogero Rizzuto, l’ex Soprintendente di Ragusa morto alcune settimane fa e, secondo molti, fatto attendere per troppo tempo in attesa dei risultati del tampone: “Povero architetto Rizzuto, se il buon Dio avesse deciso per me diversamente, magari questa pagina non avrei potuto scriverla”.
A scanso di equivoci, il professionista precisa che anche il suo familiare venuto in contatto con un paziente dell’hub di Modica, è risultato negativo al test.
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