Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
E ORA CHI GLIELO SPIEGA?
14 Lug 2011 16:33
Il Contrappasso dantesco è sicuramente nella memoria scolastica di molti, ma non di tutti. Succede che il PD nazionale decida di presentare e chiedere l’approvazione, in base ad accordi precisi e alla luce del sole, di alcuni importanti emendamenti alla legge finanziaria dello STATO ITALIANO, non alla finanziaria del PDL/Lega o peggio di Berlusconi.
In un momento di grave crisi economica e politico/istituzionale del nostro Paese, questo passo sensato dell’opposizione potrà consentire l’approvazione della manovra (migliorata) in modo più spedito, garantendo maggiore stabilità alla nostra economia e ai nostri mercati. Il no finale del PD nazionale alla manovra è chiaramente dettato dalla presenza della “fiducia” posta dal Governo sull’intero provvedimento.
Concordando pienamente con l’editoriale di Massimo Franco sul Corsera, potremmo dire che: “…sembra proprio che l’Italia politica non riesca a scuotersi senza un vincolo esterno da rispettare (il monito del Presidente Napolitano), un’emergenza estrema da affrontare… e viene da chiedersi perché sia stato necessario guardare in faccia il baratro finanziario prima di agire in modo adeguato”.
I soldi della finanziaria sono i nostri, le tasse le paghiamo tutti, sia chi ha dato fiducia a questa maggioranza parlamentare e chi no. Parimenti, nel bilancio comunale ci sono dentro i soldi di tutti i nostri concittadini, anche di quelli che hanno votato per i membri dell’opposizione.
La maggioranza dei nostri concittadini ha scelto di premiare una lista ben precisa e il suo programma: a noi membri dell’opposizione il compito di vigilare e di migliorarlo con interventi mirati. Nessuno ci ha firmato deleghe in bianco o nessuno con il proprio voto ci ha concesso la liceità di dire semplicemente NO, sempre e comunque, o peggio di assentarci per mesi e mesi dai banchi del Consiglio Comunale. In una piccola cittadina come la nostra l’interesse per il bene comune DEVE essere anteposto SEMPRE alla sopravvivenza di una scatola, talvolta vuota o in via di estinsione, chiamata partito.
Questa è la nemesi storica che si abbatte puntualmente su chi non ha mai avuto, non ha attualmente e mai avrà una parvenza di lungimiranza politica. Basta con la politica da stadio tipo Inter o Juve, con i personalismi e l’autoreferenzialità puerile di chi ancora oggi insiste, in modo cronico, con la contrapposizione semplicistica tra destra e sinistra. Parliamo piuttosto di progetti, di idee: utili o no, capaci di migliore la qualità della nostra vita o meno.
Permetteci una battuta finale: e ora chi glielo spiega ai quei due del PD paesano che fino a qualche giorno fa ululavano alla luna, che da oggi in poi loro fanno parte del PD-Scilipoti?
Ad maiora.
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