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Buona domenica dalla Ragusa del futuro, con piste ciclabili, e-bike e piazze pedonali
11 Feb 2018 13:07
Una riflessione affidata ai social che riportiamo anche sul nostro giornale con l’obiettivo di aprire un dibattito sulla Ragusa del futuro. E’ la riflessione che fa Giorgio Spoto, noto ottico ragusano e bravissimo fotografo, oltre che amante del centro storico, tanto da aver investito, insieme alla sua famiglia, in piazza Libertà. Giorgio, come fosse un racconto dell’anno 2030, ci racconta una domenica presa in prestito dalla Ragusa del futuro. Riusciremo a cambiare questa città e a renderla sostenibile e soprattutto viva davvero? E’ colpa delle Amministrazioni comunali che non hanno investito sul centro storico o è anche colpa dei ragusani che senza auto non si spostano (ma lo fanno invece nelle grandi città) mentre i giovani, paradossalmente, preferiscono ritrovarsi nei parcheggi sotterranei dei centri commerciali piuttosto che in via Roma. Avremo modo di riflettere su cosa non ha funzionato, anche rispetto ad un progetto di rilancio del centro storico nei fatti interrotto. Intanto godiamoci la passeggiata che Giorgio Spoto immagina nella Ragusa del futuro. Ecco integralmente il suo testo, con spunti presi in prestito dal progetto di “Città del futuro” dell’Architetto Gaetano Manganello
“Gita a Ragusa centro. Domenica scorsa siamo stati a Ragusa, è stata una bellissima giornata, ci torneremo presto. Noi siamo arrivati in auto, abbiamo posteggiato nel grande parcheggio sotterraneo che è sotto la stazione dei treni. I nostri amici venivano in treno da Modica e Scicli. Ci siamo incontrati al bar della stazione, abbiamo preso un caffè. Proprio davanti alla stazione dei treni si trova la postazione di bike sharing, io Marco e Chiara abbiamo preso delle e-bike, gli altri delle bici normali. I bambini più piccoli li abbiamo sistemati nei seggiolini accessori, quelli più grandi hanno avuto delle piccole
bici. Da lì ci siamo diretti verso la piazza Libertà, la pista ciclabile protetta è fatta davvero bene, le auto vanno in un solo senso e non c’è nessun pericolo per i bambini. Nel viale Tenente Lena hanno aperto tante piccole botteghe artigiane, tanti piccoli negozi di vario genere, erano tutti aperti, c’era tanta gente in giro.La Piazza Libertà è diventata una grandissima distesa pedonale, sembra dieci volte più grande di prima, quando era adibita a posteggio. Al centro della piazza ci sono delle fontane con bellissimi giochi d’acqua, tante panchine intorno e una grande area giochi per i bambini, situata sotto la torre littoria. I diversi bar hanno installato tavoli con ombrelloni, tutti sulla piazza. Ci sono anche tre o quattro ristoranti/pizzerie, sempre con i tavoli all’aperto. Il transito delle automobili è stato ridotto ad un corridoio che percorre da viale del Fante a via Pennavaria. Incredibile. La giornata di inizio primavera era bellissima, il sole tiepido e il cielo azzurro, grande senso di benessere. C’era tantissima gente. Ci siamo fermati e seduti al tavolo di uno dei bar all’aperto a fare colazione, con granita e briosche. Le mamme sono rimaste a chiacchierare nell’area bimbi, con loro che giocavano, noi ci siamo diretti verso la vallata, siamo scesi in bici, che abbiamo poi posteggiato nelle rastrelliere di fronte all’ingresso del grande parco urbano della vallata Santa Domenica. I tre ponti sono ben visibili da quel posto, molto suggestivo. Quello che un tempo era il City adesso è diventato un centro polifunzionale, ci sono aree espositive, una sala conferenze, un bar/pizzeria. Pare che sia diventato un importante centro di aggregazione per i giovani, adesso. E’ sempre pieno di ragazzi. Ci siamo incamminati in questo sentiero incantevole, eravamo assolutamente immersi nella natura incontaminata, si sentivano solo i versi degli uccelli e i nostri passi. Tutte le città dovrebbero avere un polmone verde come questo. Qui addirittura lo hanno in pieno centro, che fortuna! Dopo circa mezz’oretta di cammino siamo arrivati a Largo S.Paolo, a Ragusa Ibla, qui, subito all’uscita del parco c’erano le rastrelliere del bike sharing, abbiamo preso le e-bike e ci siamo diretti verso il centro di Ragusa Ibla. Abbiamo fatto un giretto fino alla piazza Duomo che pullulava di gente, (c’erano tantissimi turisti) e siamo risaliti dalle curve della strada interna. Siamo tornati in Piazza Libertà a riprendere il resto delle famiglie e insieme ci siamo diretti verso la Piazza San Giovanni. La via Roma è interamente pedonale, la pista ciclabile è ben visibile, anche qui tanti negozi aperti, soprattutto piccolo artigianato locale, formaggi e prodotti tipici per tutti i gusti. Ancora bar con tanti tavoli all’aperto, c’è l’imbarazzo della scelta per il pranzo, i tavoli erano quasi tutti occupati già alle 11,00 del mattino. In Piazza San Giovanni abbiamo ammirato il bellissimo bosco verticale che è diventato il palazzo di fronte alla cattedrale. La piazza ha cambiato completamente aspetto, è magnifica. Hanno riadattato uno spazio in maniera eccezionale senza sconvolgere niente. So che qualcuno chiamava “mostro” questo palazzo, in passato. Adesso è una meraviglia vedere tanto verde immerso nel cuore del barocco ibleo. Il mostro è stato sconfitto. Continuando per via Roma, i negozi e le botteghe continuano senza interruzioni, ancora tavoli all’aperto e tante cose belle da vedere in questi spazi, le nostre donne hanno preferito lasciare le bici e continuare a piedi, in modo da poter entrare più facilmente nei negozi. Alla fine della via Roma, la rotonda panoramica, qui tutto è rimasto com’era, la vista sui monti Iblei è sempre bellissima. Ci sono solo dei casotti in legno dove si prenotano camminate e si noleggiano bici per gite in mountain bike negli innumerevoli percorsi naturalistici esistenti. All’ora di pranzo siamo tornati indietro, abbiamo pranzato in uno dei locali di Piazza San Giovanni, (prenotato prima) all’aperto, i bambini erano liberi di muoversi nella piazza, si sono divertiti tantissimo. Abbiamo mangiato molto bene, dopo pranzo siamo ritornati alla stazione, depositato le bici e salutati. E’ stata una bellissima domenica di primavera. Ho saputo che a Ragusa hanno costruito tante altre piste ciclabili, anche in Via Archimede che è in salita e in altre strade, via Carducci, Corso Italia. Con la pedalata assistita elettricamente il problema delle pendenze è stato superato. Ragusa ha saputo cogliere anche questa opportunità. So che stanno impiantando degli altri parchi urbani in zone non costruite, vicino a via La Pira, Via Anfuso, ecc. Anche delle zone di verde coltivabile, orti urbani condivisi e piste ciclabili immerse nei parchi. Inoltre in centro storico c’è tantissimo “fermento costruttivo”. Stanno mettendo in sicurezza (dal punto di vista sismico) e ristrutturando tantissime case antiche. Adesso la moda pare che sia abitare in centro, andare a piedi o in bici, coltivare l’orto urbano nei momenti liberi. Una famiglia di amici manda il bambino di 8 anni da solo a scuola, in bicicletta. Le piste ciclabili protette sono anche questo. Il futuro è LIGHT e GREEN non BIG e INQUINANTE. A Ragusa lo hanno capito, in effetti si diceva da tempo che questa era “la Svizzera” della Sicilia. Adesso penso che sia diventata un esempio per tutta Europa”.
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