Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
L’ADICONSUM PLAUDE ALLA NUOVA LEGGE (SOLO ITALIANA!)
27 Gen 2011 18:50
Rappresenta sicuramente un importantissimo risultato l’entrata in vigore del DDL sull’etichettatura dei prodotti, che vedrà garantito ai consumatori il diritto di scegliere prodotti alimentari italiani. Infatti fino ad oggi l’obbligo era limitato soltanto ad alcuni prodotti, tra cui le carni bovine, i prodotti ittici, le uova, l’olio d’oliva, ecc., ma per effetto di queste nuove disposizioni sarà esteso a tutti i prodotti alimentari italiani, siano essi non trasformati o trasformati.
La Legge ha una valenza tutta nazionale, e vincola quindi soltanto i produttori e i confezionatori italiani. E’ opportuno pertanto che la Legge sia estesa a tutta l’Unione Europea in modo che l’indicazione d’origine sia obbligatoria anche per i prodotti alimentari fabbricati nei paesi dell’UE.
Il cuore del provvedimento è l’articolo 4, che finalmente rende obbligatorio riportare nell’etichetta anche l’indicazione del luogo di origine o di provenienza dei prodotti agroalimentari. Grazie alla nuova disciplina introdotta, infatti, sarà possibile fornire informazioni chiare e precise ai consumatori sulla provenienza degli alimenti che si comprano e mangiano quotidianamente. I consumatori potranno così essere sicuri di acquistare prodotti Made in Italy, senza possibilità di confusione dovuta ad etichette ingannevoli, contribuendo così anche a valorizzare le produzioni tradizionali di cui è ricco il nostro Paese. Ad integrazione dell’obbligo di etichettatura, inoltre, l’articolo 5 prevede che l’omissione delle informazioni relative al luogo di origine o di provenienza dei prodotti alimentari costituisca pratica commerciale ingannevole ai sensi del codice del consumo.
“Lo strumento può diventare inefficace se i consumatori non ne denunciano le eventuali violazioni, a cui saranno applicate sanzioni amministrative pecuniarie da 1600 euro a 9500 euro e con la confisca dei prodotti medesimi” dichiara Cerruto.
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