La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
TUTTO DALLA CITTA’ DI VITTORIA
21 Mag 2015 12:52
Il sindaco, Giuseppe Nicosia, e il presidente del consiglio comunale di Vittoria, Salvatore Di Falco, sono oggi a Roma per partecipare alla manifestazione nazionale contro l’Imu agricola attuata con la convocazione in piazza Montecitorio dei consigli comunali da parte del Coordinamento Riscatto, cui hanno aderito vari Comuni e raccoglie numerose organizzazioni agricole di tutta Italia.
“Siamo qui – ha dichiarato il sindaco Nicosia – a rappresentare come sempre gli interessi dei nostri agricoltori che, purtroppo, ancora oggi non vengono adeguatamente compresi e difesi dal Governo nazionale. Il comune di Vittoria costituisce uno dei Comuni più rappresentativi in tema di agricoltura e non poteva non esserci, a difesa e sostegno dell’agricoltura meridionale”.
Dimissioni di Cugnata dalla Commissione Assetto territoriale
L’assessore Elio Cugnata si è dimesso questa mattina da componente della Commissione consiliare permanente Assetto territoriale.
“Le mie dimissioni – spiega Cugnata – sono finalizzate, dato il mio nuovo incarico istituzionale, a dare spazio ad altri che vogliano impegnarsi a dare il loro fattivo contributo in questa delicata Commissione consiliare”.
Gli altri siamo noi. Solidarietà/legalità, il Manifesto educativo
“La solidarietà e la legalità non si possono insegnare, né si possono imparare. Non sono cognizioni! Sono stati esistenziali che esprimono ciò che gli uomini pensano di se stessi e fanno per se stessi. Sono moralità ed eticità. Sono gli atti oggettivi e soggettivi che esprimono la natura delle relazioni degli uomini riuniti in comunità. La competizione e la micro conflittualità relazionali sono alterazioni della natura umana. L’immagine dell’uomo vero e più aderente alla realtà, alla realtà umana, è quella che rende ogni uomo uguale all’altro, concepito e fatto uno a somiglianza dell’altro. Questo uomo è uguale ad ogni altro uomo perché la sua natura si specifica e si diversifica, dando vita alla meravigliosa varietà che contraddistingue da sempre la nostra umanità. Così in tutti gli uomini, che hanno il medesimo bagaglio di potenzialità psichiche, si sprigionano e si liberano le individualità fisiche e intellettuali. Per tale sua natura ogni uomo è l’altro uomo, è il suo simile ed è come il suo simile.
In ragione della comune origine di uguaglianza, ogni uomo deve auto-educarsi a ritrovare se stesso e la sua natura psichica che lo riportano alla relazione fra pari ed eguali. Per fare ciò, è nel lungo e progressivo processo di formazione che ogni persona deve vivere la propria natura esercitando la sua moralità e la sua eticità che le derivano dalla naturale strutturazione psichica, accomunante ed eguagliante.
Educare alla legalità significherà fare e vivere la solidarietà ovvero tradurre in prassi l’idea dell’uguaglianza umana, che altro non significherà che realizzare la natura dell’uomo. Formare uomini consisterà nel creare una società solidale dove la condivisione e l’aiuto sono elementi sociali strutturali. La scuola sarà il banco di lavoro e il laboratorio dove i più giovani si eserciteranno e perfezioneranno la recuperata coscienza dell’uguaglianza umana fra diritti e doveri.
In virtù di tale finalità, in tutte le nostre scuole dobbiamo rendere curriculo educativo ogni esperienza che attraverso solidarietà sperimentata, moralità vissuta, eticità esperita, crei una modalità di rapporti condivisi che si fanno convenzioni implicite, poi principi comportamentali e infine cultura e legalità, senso giuridico delle relazioni umane e sociali.
Ogni scuola, ogni sua cellula, la classe, potrà e dovrà auto-organizzarsi e realizzare in un arco di tempo definito una serie di attività destinate ad esaltare con comportamenti attivi di solidarietà concreta, nella vissuta realtà quotidiana, l’aspirazione naturale di ogni soggetto in formazione che è quella di intessere rapporti umani sempre più profondi con chi lo circonda.
È questa una sfida educante che vuole essere una concreta sperimentazione dei valori della solidarietà e della legalità. Per quanto necessarie siano le idee, terribilmente affascinanti e seduttive come pensiero estetizzante, occorre rendere atto ogni vocazione dell’uomo, vale a dire il verbo che diventa corpo, il lavoro intellettuale che diventa azione.
Scuola e Amministrazione, attraverso una virtuosa contaminazione di risorse pubbliche, vogliono proporre una rigenerante ventata di moralità solidale, di cittadinanza attiva che si eserciterà e si svolgerà fin dalla prima infanzia, dando così a tutti la speranza e la consapevolezza di poter essere costruttori di un mondo migliore, attraverso il loro permanente ”laboratorio del vivere’”.
“È questo – spiega Gaetano Bonetta, assessore comunale alla Cultura e alla Pubblica istruzione – il Manifesto educativo della solidarietà/legalità che la scuola vittoriese e l’amministrazione comunale hanno adottato come fonte d’ispirazione per un insieme meravigliosamente variopinto di iniziative promosse e realizzate dalle scolaresche della città per la festa della legalità quale suggello ultimo di una comunità solidale. Nella generale condivisione che la competizione, i concorsi, le gare, i premi siano un costume non didattico e per di più diseducativo, nella certezza che non si debba insegnare che la comunitaria vita scolastica sia una concorsopoli e una premiopoli, secondo i sani principi delle motivazioni morali e culturali adeguatamente sollecitate, migliaia di alunni, decine e decine di docenti, con la presenza sempre attenta e propositiva dei dirigenti scolastici, si rendono protagonisti di manifestazioni di alto significato formativo. È questo un segnale importante anche per l’elaborazione di quella che sarà la ‘buona scuola’ di domani. Qualsiasi riforma non potrà sortire effetti di rinnovamento radicale, se non si recupererà il valore prioritario dell’uguaglianza di tutti gli scolari per fare in modo che tutti abbiano le capacità per affermarsi e valorizzarsi secondo i propri bisogni e i propri sogni, nel rispetto profondo delle capacità, dei bisogni e dei sogni dell’altro. La pedagogia di tutti contro la pedagogia dei pochi, la scuola di ‘tutti migliori’ contro la scuola dei ‘pochi migliori’. Primo impegno didattico è quello di far vivere a tutti la condizione e la bellezza dell’uguaglianza umana. Solo a partire da questo assunto intellettuale ed etico si potranno costruire i percorsi cognitivi che possano in varia misura e in vario modo valorizzare ognuno degli allievi secondo la propria creatività e secondo le proprie esigenze e aspettative individuali. E ciò altro non è che la traduzione pedagogica del dettato costituzionale intorno al diritto all’istruzione e al successo formativo. Rinverdendo la sua grande e giusta carica democratica, che negli anni ne ha fatto un motore di sviluppo civile e di emancipazione sociale dell’intera nostra città, la scuola vittoriese nell’era della conoscenza che si fa competenza e nell’epoca della cultura che si fa ricchezza economica deve radicare sulla comunità solidale ogni forma di sviluppo culturale e professionale delle generazioni di domani. I nuovi saperi e il pensiero critico, per diventare appannaggio di ciascuno degli scolari di oggi e uomini di domani, devono poter essere di tutti. E lo potranno essere solo in una comunità solidale, in cui la relazione d’aiuto e l’interazione ugualitaria siano patrimonio ‘genetico’ e civile, codice morale e psicologico, e non atto pietoso e assistenziale”.
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