LA DECISIONE DEL COMUNE DI VITTORIA SULL’EQUIPE SOCIO-PSICO PEDAGOGICA

Il  SUNAS, il Sindacato Professionale degli Assistenti Sociali, ritiene doveroso intervenire in riferimento agli articoli  di stampa e alle numerose segnalazioni pervenute da parte di molti colleghi assistenti sociali riguardanti la decisione del Comune di Vittoria di sostituire l’equipe socio-psico-pedagogiche con un “presidio psico-pedagogico” e un servizio di mediazione linguistica, escludendo di fatto la figura di assistente sociale.

Non è nostro intento entrare nel merito delle scelte politiche dell’Amministrazione Comunale,  attuate in base al principio di autonomia dell’ente locale che riguardano anche la scelta degli strumenti attraverso i quali raggiungere i propri obiettivi, in questo caso quelli  del potenziamento degli interventi educativi.

Riteniamo però opportuno, anche a seguito delle dichiarazioni rese dall’assessore alla pubblica istruzione,  rendere pubbliche le nostre osservazioni al fine di fornire un contributo alla discussione.

La prima riflessione che sorge spontanea è la seguente: non comprendiamo il senso di istituire un servizio comunale, denominato “presidio psico-pedagogico”, nell’ambito delle istituzioni scolastiche, affidandolo esclusivamente ad una figura, quella dello psicopedagogista, quando la letteratura, i modelli teorici ed operativi, gli orientamenti politico-normativi sostengono l’approccio multidisciplinare integrato per garantire interventi adeguati ed efficaci fondati su criteri di qualità ed appropriatezza in grado di rispondere ai reali  bisogni delle persone, dei gruppi e delle famiglie: sociali,  psicologici,  educativi che vanno considerati secondo una prospettiva unitaria e olistica.

Per portare un esempio recente il IV° PIANO NAZIONALE DI AZIONE  E DI INTERVENTI PER LA TUTELA  DEI DIRITTI E LO SVILUPPO DEI  SOGGETTI IN ETÀ EVOLUTIVA approvato il 28.7.2015 dall’Osservatorio Nazionale Infanzia e Adolescenza, all’Obiettivo generale: CONTRASTARE LA DISPERSIONE SCOLASTICA FIN DALLA PRIMA INFANZIA, all’Obiettivo specifico: Rafforzare i servizi di ascolto e di consulenza educativa, sociale e psicologica, prevede l’”estensione a tutto il territorio nazionale di servizi di ascolto e consulenza educativa, sociale e psicologica nelle scuole di ogni ordine e grado collegati ai servizi territoriali già attivi nel territorio…..”

Se obiettivo dell’Amministrazione è  quello di potenziare i processi di crescita e di sviluppo cognitivo,  all’interno di un progetto di socializzazione e di integrazione, a nostro avviso, non può prescindere dal coinvolgimento di più figure professionali in grado di assicurare una presa in carico globale delle eventuali situazioni di disagio e di difficoltà.

Sarebbe quindi un segno di grande miopia politico-amministrativa da parte dell’Amministrazione Comunale di Vittoria e dell’assessore Bonetta persistere nella scelta di escludere gli assistenti sociali dal progetto,  perché significherebbe  escludere da esso l’ambito sociale. A tal proposito sembra utile ricordare, qualora ce ne fosse bisogno, che quella dell’assistente sociale è  l’unica  professione intellettuale dell’area sociale riconosciuta e  regolamentata attraverso l’istituzione di un Ordine,  quindi abilitata ad esercitare competenze specifiche nelle attività di prevenzione,  cura e  riabilitazione, di sostegno rivolte alle persone che vivono condizioni di difficoltà a livello sociale.

Alla luce di quanto sopra esposto chiediamo all’Amministrazione Comunale di Vittoria e più specificamente all’assessore alla pubblica istruzione di ripensare la propria posizione, ritirando l’avviso del 14.8.2015 o integrandolo con la previsione della figura dell’assistente sociale.

Proprio in merito all’avviso, ci permettiamo poi di far notare una nota stonata in esso contenuta: ci riferiamo al fatto che  “ le domande possono essere presentate dai cittadini in condizione di debolezza o di necessità di sostegno”. Eliminare questa dicitura significherebbe rispettare la dignità e la professionalità dei  professionisti e degli operatori che andranno a svolgere le attività previste dal bando.

Auspicando un positivo riscontro alla presente ci riserviamo di mettere in atto eventuali ulteriori azioni di tutela della categoria professionale rappresentata.

 

 

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