La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
SFIGMO E FONENDO di Alessandro Tumino
27 Dic 2010 21:02
La Fondazione CENSIS, su incarico del Ministro della Salute, ha condotto una ricerca “Cittadini e Salute. La soddisfazione degli Italiani per la Sanità” presentata lo scorso 14 Dicembre a Roma. Dalla ricerca emerge che il Medico di Medicina Generale appare di buona o comunque sufficiente qualità per il 92% mentre è inadeguato per l’8% e rappresenta un Cardine dell’Assistenza; promossi anche i Pediatri al 90%, i laboratori di analisi pubblici all’84%, gli ambulatori ed i consultori pubblici all’84%, gli ospedali e i PS all’81%, l’assistenza Domiciliare al 72% e le farmacie che forniscono un buon servizio per il 62% degli Italiani. Passando ai giudizi negativi il 13,6% del campione intervistato ha fatto ricorso ad un Medico Privato per l’inadeguatezza del proprio Medico, il 15,3% ha fatto ricorso ad un Pediatra diverso da quello di libera scelta mentre al 10,5% è capitato che una diagnosi seria fosse sfuggita al proprio Medico. L’insoddisfazione è maggiore al Sud che la Nord; verso gli Ospedali e i PS al sud è del 26% (media nazionale 19%), verso l’Assistenza Domiciliare è del 34% al Sud contro una Media Nazionale del 28%. Il 90% dei Cittadini Italiani del Settentrione ritiene poco o per nulla frequenti i casi di malasanità mentre tale percentuale scende al 58,3% per i cittadini del Meridione, dove il 41,7% invece li ritiene frequenti o molto frequenti.
Risulta in costante crescita il consumo dei farmaci con il Sud in testa e con un incremento del 20% negli ultimi 20 anni; è diminuito invece il ricorso ai farmaci di automedicazione (Rapporto OSMED dell’Istituto Superiore della Sanità). I farmaci più usati sono quelli dell’apparato cardiovascolare, seguiti da quelli dell’apparato gastroenterico e da quelli per il sistema nervoso. In Sicilia si spendono in media 199,3 euro procapite anno, superata solo dalla Calabria (201,8 euro) mentre la spesa minora è nella Provincia Autonoma di Bolzano, 113,5 euro procapite/anno.
Di contro gli Italiani continuano a mantenere stili di vita scorretti (ricerca della London School of Economics); oltre il 54% ammette di fare solo un ora o meno di attività fisica a settimana, il 71% beve alcolici ed il 30% ancora fuma. L’86% teme però una malattia cronica, il 37% teme il cancro ed il 5% si preoccupa per il diabete e le malattie cardiovascolari. Le persone (il campione ha riguardato 12.000 persone nel Mondo e 1000 in Italia) mostrano di temere di più il cancro che le malattie croniche che sono causa del 60% di morte e disabilità, con costi enormi. Eppure il 30% delle malattie cardiovascolari ed il 27% dei casi di diabete potrebbero essere evitati con l’attività fisica. Vale la pena cominciare a riflettere.
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