DEVI CAPIRE L’INTEREZZA DELLA VITA NON SOLTANTO UNA PARTE DI ESSA
25 Feb 2016 06:18
Carissimi,
in troppi mi hanno chiesto di continuare quotidianamente, almeno fino a Pasqua. Obbedisco. Mentre mi giungevano a intermittenza i vostri graditi messaggi, nella posta giornaliera mi è caduto l’occhio su questa frase: “Devi capire l’interezza della vita, non soltanto una parte di essa. Ecco perché devi leggere, ecco perché devi guardare i cieli, ecco perché devi cantare e danzare, e scrivere poesie, e soffrire e capire, perché tutto questo è vita” (Jiddu Krishnamurti). Fatalità? Può darsi. Ognuno legge gli eventi della vita con l’occhio di cui è dotato e può trasformare anche le cose più banali in piccole o grandi fessure attraverso le quali far entrare una nuova luce. Troppo razionalismo (che non è la sana ragione) ha inquinato i nostri affetti e la nostra intelligenza. Pensiamo sia concreto solo quell’aspetto del reale che si misura, si tocca, urta i sensi o che sia vero solo quello che circola dentro le nostre logiche, i nostri perfetti ragionamenti. E’ la ragione a dirci che non è così: la realtà è molto più profonda. E’ la fede che – attraverso quest’unica ragione – ci conferma che la realtà è profonda, molto più profonda. E’ la fede che ci spinge a leggere-dentro, ancora più giù, più giù ed è capace di dischiudere “regioni marine” che la ragione non riuscirebbe a immaginare, impedita com’è – soprattutto nel materialismo di oggi- a “pensare in grande”, a “sognare ad occhi aperti”. La fede è lo sguardo di Gesù sul mondo, su di noi e il nostro futuro. Quanta umanità c’è nel credere… quanta vita… per sé… per gli altri… per tutti vogliamo impegnarci: “ci impegniamo perché non potremmo non impegnarci. C’è qualcuno o qualche cosa in noi, un istinto, una ragione, una vocazione, una grazia più forte di noi stessi” (Primo Mazzolari).
Vi abbraccio +donTonino