Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
LEGAMBIENTE E IL PETROLIO: “ADESSO BASTA” ANCHE IN PROVINCIA DI RAGUSA
07 Apr 2017 08:29
Ciafani, che ha parlato sul tema “Ecoreati e altre Questioni Ambientali”, è voluto scendere anche nei dettagli dell’ambito locale e del Sud Est siciliano. “Siamo in un’area – spiega Ciafani – in cui la questione ambientale è troppo spesso sottovalutata. Noi siamo riusciti, dopo 21 anni, a far approvare nel 2015 la legge sugli ecoreati. Chi inquina deve pagare”.
Poi è entrato nel merito dei permessi petroliferi e dei ricorsi di alcune società petrolifere. “Siamo dinnanzi a minacce vecchie e nuove che riguardano questo territorio e mi riferisco alle trivellazioni. Come Legambiente siamo costretti a denunciare pubblicamente l’arroganza di alcune società energetiche che si prendono la briga di fare ricorso contro il piano paesaggistico della provincia di Ragusa per continuare a fare quella che definiamo la folle corsa al petrolio. Queste compagnie dimostrano l’intenzione di continuare ad asservire il territorio a logiche economiche contro cui noi ambientalisti non possiamo che scagliarci anche alla luce dei risultati del recente refendum. E’ sbagliato, a nostro avviso, continuare a scegliere un modello in cui le fonti sono finite, perché fossili, piuttosto che immaginare investimenti su energie rinnovabili e pulite. Continuare ad investire sugli idrocarburi è un vero e proprio atto di prepotenza istituzionale rispetto ad una situazione dove sono possibili alternative come quelle che stiamo cercando di promuovere. Un territorio che sta ad un bivio, a metà tra le trivellazioni e lo sviluppo di un’agricoltura di qualità, tra un’idea di schiavitù dal petrolio e l’idea di un turismo sano”.
Eppure, dice in conclusione Ciafani, in Sicilia le stesse società che insistono sul petrolio, “con scelte arroganti e cieche, in altre zone dell’isola hanno già scelto di investire sugli impiantoi solari termodinamici, come ha fatto ad esempio Edison. Probabilmente siamo a metà del guado visto che si vuole da una parte allargare il campo della piattaforma Vega e dall’altra si fa un impianto rinnovabile. Ed allora come Legambiente non ci resta che alzare un muro contro lo strapotere delle multinazionali dell’energia promuovendo pratiche sostenibili e lavorando sulla termodinamica, chiudendo definitivamente sulle trivellazioni”.
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