54° EDIZIONE DEL SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI GENOVA

Anche quest’anno gli immensi spazi della foce genovese si prestano ad ospitare l’imponente manifestazione del Salone Nautico Internazionale, arrivato alla sua 54° edizione.

Anche quest’anno tante novità proposte, con la vela come protagonista indiscussa, ma tante anche le polemiche sollevate.

Nei suoi sei padiglioni sono esposte circa mille imbarcazioni, 760 sono i marchi rappresentati e intenso è il programma delle manifestazioni e dei convegni collaterali.

Inaugurato la mattina del 30 settembre, con l’incontro dal titolo “L’Economia della Nautica”,  che ha visto riuniti nella Sala Ucina i rappresentanti dell’industria nautica italiana, oltre al ministro Lupi, ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Carlo Calenda, Viceministro dello Sviluppo economico, Paola De Micheli, Vice Capogruppo PD alla Camera e Massimo Perotti, il presidente di Ucina.

Stamattina è stata la volta del Ministro dell’Interno Alfano, in look sportivo per una visita privata con la famiglia.

Una visita privata che si è presto fatta occasione per réclame e spot politici in cui Alfano non ha perso tempo per ricordare al collega Renzi che poco contano i sindacati, i lavoratori e i loro voleri o “dictat”, come preferisce definirli il Ministro. Prima di salutare il suo pubblico ha tenuto a rimproverare nuovamente il Premier per aver “circondato la nautica di un’aurea di terrore tale che anche chi voleva comprarsi un gommone non lo faceva. Questo governo invertirà subito la rotta!”. Certamente parole forti quelle di Alfano che sarà stato toccato personalmente dal problema dell’acquisto del gommone per il relax della domenica.

Altro che gommoni, comunque, quelle presentate al Salone, in anteprima nazionale, sono barche da 36 metri, come Il Sanlorenzo SL118, la più grande. Linee innovative e altamente tecnologiche, cui corrispondono con poca sorpresa prezzi stratosferici. Un lusso che pochi possono permettersi, ma cui aspirare a tutti è concesso. Il biglietto per andare a sbirciare codeste fastose imbarcazioni costa 15 euro.

La Kermesse ligure durerà sino al 6 ottobre e contemporaneamente la rassegna di eventi “GenovaInBlu”, ormai riconoscibile come il fuori salone che propone attività culturali in giro per la città, animando le arterie genovesi con l’apertura dei Palazzi, simbolo del capitale architettonico e museale genovese, ma anche delle botteghe storiche e antiquarie.

In un calendario di eventi che tocca e coinvolge i luoghi più belli e culturalmente sensibili della città, la rassegna GenovaInBlu non poteva non vedere la partecipazione del Teatro Carlo Felice, dove domenica 5 alle 20,30 si terrà un concerto sinfonico aperto alla città e diretto dal maestro Maurizio Billi con la partecipazione del Soprano Giulia De Blasis.

Tornando al Salone Nautico, motivo di tale proliferazione di eventi, arrivato al suo quarto giorno si può fare un primo bilancio: il comunicato stampa di oggi cita “positivo l’afflusso di visitatori, 43.000 dopo i primi tre giorni di manifestazione ed altri 25.500 oggi, sabato, con quasi 700 uscite per prove in mare grazie alle quali 1.300 tra diportisti, clienti o semplici appassionati hanno potuto vivere la loro “sea experience” nelle acque antistanti il Salone. A due giorni dal termine dell’edizione 2014 è già il salone nautico più visitato del Mediterraneo. Ottimo, soprattutto, il riscontro degli operatori del settore che parlano di un’atmosfera molto più positiva e rilassata rispetto alla passata stagione e di molte trattative interessanti. Il Salone di Genova torna dunque ad essere un luogo dove si compra veramente. La composizione merceologica è abbastanza omogena: il 30% delle barche esposte è a vela, il 30% sono battelli pneumatici e il 40% è costituito da imbarcazioni a motore”.

Stando al Comunicato, la manifestazione fieristica genovese si conferma tra le più importanti e prestigiose del settore.

Ma ogni più ambito primato, tuttavia, si trascina ferite e polemiche, in questo caso le contese hanno attirato l’attenzione de Il Sole 24 Ore, che ha intervistato Beniamino Gavio, patron dello stabilimento Baglietto di La Spezia, cantiere storico della nautica italiana e proprietario del marchio Cerri.

Gavio non ha partecipato alla Fiera perché appena uscito da Ucina, la Confindustria nautica, dopo aver ricevuto un No per entrarne nella direzione generale.

Come scrive Raoul de Forcade «Nel mercato – afferma Gavio– si percepisce un po’ di ripresa. E perciò è giusto chiedersi perché alcuni brand importanti hanno deciso di non essere presenti al Salone di Genova. Lasciando da parte noi, che non possiamo partecipare perché siamo fuori da Ucina, mancano Azimut Benetti, Admiral-Tecnomar e poi gli inglesi: Sunseeker, Princess, Fairline. Tutti marchi che l’anno scorso, nonostante la crisi del settore fosse molto più profonda, erano presenti nel capoluogo ligure. La verità è che oggi i saloni europei importanti sono Cannes, Montecarlo per i megayacht e poi Dusseldorf. Quello di Genova è troppo ravvicinato ai primi due».

Si era, infatti, pensato di spostare la manifestazione a maggio, ma la proposta è stata bloccata dall’opposizione dei piccoli cantieri.

Intanto la fiera prosegue, così come le prime stime per il 2014 elaborate dall’Ufficio Studi di UCINA sull’economia del settore, che evidenziano una crescita del fatturato complessivo comprese tra il 2% ed il 7% rispetto quello del 2013 che è stato pari a 2,43 miliardi. L’Italia è sempre il paese leader incontrastato nella produzione di superyacht con il 37% sul totale degli ordini mondiali come pure italiani sono i primi tre cantieri in classifica. Insomma, un settore che la crisi non la sfiora.

 

 

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