Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
25mila euro per la musealizzazione dell’ex ospedale Santa Maria della Pietà di Modica
27 Set 2021 11:48
Venticinquemila euro per rifunzionalizzare l’ex Ospedale Santa Maria della Pietà di Modica, grazie alle donazioni del Movimento 5 Stelle regionale. Ad annunciare l’importante progetto, la deputata siciliana Stefania Campo: “L’idea risale a quando la città di Modica è stata candidata a capitale della cultura.
Progetto che oggi si sposa perfettamente con il nostro Tour letterario degli Iblei. È noto a tutti, difatti, che l’intellettuale modicano Tommaso Campailla visse in via Posterla, dove nacque Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura, e poco lontano anche lo scrittore Raffaele Poidomani. Ricordiamo, tra l’altro, che questo contributo, che è in totale di ben 100mila euro, coinvolge anche altre tre città siciliane anch’esse candidate a capitale della cultura, ovvero, la nostra Scicli, e poi, Palma di Montechiaro e Trapani”.
L’Ospedale Santa Maria della Pietà divenne grazie a Tommaso Campailla uno dei principali centri in Italia per la cura della sifilide. L’intellettuale modicano, all’inizio del ’700, vi realizzò infatti le cosiddette stufe mercuriali, dove si bruciava cinabro e incenso: una terapia, allora innovativa, che dava ristoro a chi si contagiava di un’infezione che poi, due secoli dopo, fu definitivamente sconfitta solo grazie alla penicillina. Al suo interno, addirittura, una sala dove gli allievi della Scuola Medica Modicana (XVII-XIX) esercitavano la dissezione su di un preziosissimo ‘Tavolo anatomico’, di cui ne restano solo tre in tutta Italia.
Verranno conservate intatte tutte le attrezzature e i preziosi arredamenti che risalgono al 1700 e il museo verrà ulteriormente valorizzato con una migliore illuminazione, una nuova veste grafica e con pannelli espositivi, il tutto per migliorare anche il cortile che in questo momento custodisce il busto di Campailla.
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