Attivisti da tutta la provincia per acclamare il vicepremier Di Maio a Marina di Ragusa. In piazza a supporto del candidato Antonio Tringali- VIDEO

Un super ministero per aiutare i giovani ma anche i pensionati. Inizia dall’annuncio di questi obiettivi, in piazza Malta a Marina di Ragusa, il comizio elettorale del vicepremier Luigi Di Maio, da Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Non ha dubbi su come far ripartire l’Italia. Prima di tutto vuole migliorare la vita degli imprenditori: *“Pensiamo agli imprenditori che vanno lasciati in pace; via spesometro, redditometro e studi di settore”.* In piazza tantissimi attivisti grillini arrivati da tutta la provincia per ascoltare il proprio leader politico. Nonostante il caldo, la folla ascolta con grande attenzione e spesso esultando per le parole del vicepremier. E si va dunque avanti soprattutto sui temi nazionali: “C’è il Jobs act ch*e “va rivisto” perché c’è troppa precarietà, va ridotta per ridare forza all’economia e uno dei responsabili è proprio il Jobs act*. I centri dell’impiego, invece, *hanno bisogno di più personale, risorse e una filosofia diversa. *Di Maio parla anche del tema, delicatissimo e fondamentale, che è quello delle pensioni*: “Siamo d’accordo per fare Quota 100 per superare la legge Fornero”.* *Poi Di Maio ha detto che ormai non esistono più idee di Destra o di Sinistra ma “idee di buonsenso”. Poi ha detto che adesso “lo Stato siamo noi” e ha aggiunto, riferendosi alla candidatura di Antonio Tringali: “**Sappia che se eleggerà un sindaco 5 Stelle, avrà lo Stato centrale dalla sua parte”. * Di Maio ha poi riconfermato la scelta di avere come consulente del ministero l’imprenditore Sergio Bramini. “Con la sua esperienza cercheremo di aiutare gli imprenditori. La sua esperienza non può passar sotto silenzio. Da lunedì sarà nel mio staff. Perché ci dirà come aiutare gli imprenditori come lui che hanno avuto problemi perché lo Stato non l’ ho pagato. La sua vicenda parte proprio da Ragusa. Lui è fallito anche perché l’Ato Ambiente Ragusa non l’ha pagato. Gli deve 2,2 milioni di euro. Un credito enorme che non l’ha aiutato a salvare la sua azienda. Ora lui ci dirà come fare per non esserci altri casi come quelli suoi”. Il comizio si è concluso con l’inno di Mameli.

GUARDA IL VIDEO 

LEGGI ANCHE

Di Maio canta l’inno d’Italia. L’intervista e il congiuntivo sbagliato VIDEO

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it