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Zes Unica, Cna Sicilia: “Oltre il danno la beffa, un flop annunciato che deprimerà gli investimenti”
25 Lug 2024 16:26
Il recente annuncio dell’Agenzia delle Entrate riguardo alla riduzione del credito d’imposta per le Zone Economiche Speciali (ZES) in Sicilia ha scatenato forti reazioni tra i rappresentanti delle piccole e medie imprese (PMI). Piero Giglione e Nello Battiato, rispettivamente segretario e presidente della CNA Sicilia, hanno espresso le loro preoccupazioni sul futuro degli investimenti nell’isola e nel Mezzogiorno, affermando che il credito d’imposta, originariamente del 60%, è stato drasticamente ridotto al 10,60%. Questa riduzione, secondo loro, deprimerà fortemente gli investimenti.
Le istanze per accedere ai benefici
Le istanze per accedere ai benefici del credito d’imposta hanno raggiunto un fabbisogno di 9 miliardi di euro, a fronte di una disponibilità finanziaria di 1,8 miliardi. Giglione e Battiato sottolineano come questo dimostri la grande propensione agli investimenti delle imprese del Mezzogiorno, che tuttavia non trovano sufficiente supporto.
Giglione e Battiato propongono un aumento della dotazione finanziaria della misura e un approccio più inclusivo, coinvolgendo le regioni e i territori per limitare criticità come l’ingorgo autorizzativo. Essi criticano anche la sostituzione del credito d’imposta per il Mezzogiorno con quello della ZES Unica, che fino all’anno scorso aveva garantito investimenti costanti da parte delle PMI del Sud Italia.
Giuseppe Santocono, presidente territoriale della CNA Ragusa, ha definito la situazione “assurda ed incomprensibile,” esortando le istituzioni a sostenere concretamente le imprese. Santocono richiama l’attenzione sulla necessità di agire nell’interesse dell’economia sana, sottolineando i sacrifici che le PMI affrontano quotidianamente.
In conclusione, i rappresentanti delle PMI siciliane chiedono un ripensamento delle politiche di agevolazione fiscale, un aumento delle risorse disponibili e una maggiore collaborazione tra istituzioni e imprese per favorire un ambiente di investimento più favorevole e sostenibile.
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