Walter Morale, Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’ASP di Ragusa, è stato eletto Presidente della Sezione Interregionale Campano-Siciliana della Società Italiana di Nefrologia (S.I.N.) per il prossimo triennio. L’elezione è avvenuta al termine di una consultazione elettorale online che ha coinvolto tutti i nefrologi delle due regioni, confermando la fiducia della comunità scientifica […]
Widad Arif: la prima donna marocchina avvocato che entrerà nel Foro di Ragusa
08 Feb 2020 18:15
Si chiama Widad Arif, ha 31 anni ed è la prima giovane donna avvocato di origine marocchina che entrerà nel Foro di Ragusa. Widad, figlia di genitori marocchini è in Italia dall’età di un anno e ha superato, il 23 gennaio scorso, gli esami da avvocato a Catania. Presto, sarà una cittadina italiana a tutti gli effetti e fra qualche giorno potrà iscriversi all’Ordine degli Avvocati diventando, così, la prima donna avvocato di origine marocchina del foro di Ragusa. Widad, per gli amici Widy, è nata a Casablanca: i suoi genitori, entrambi marocchini, sono arrivati in Italia quando aveva 10 mesi, stabilendosi nella città di Comiso. In provincia di Ragusa, ha frequentato le scuole dell’obbligo, poi l’università di Catania. Il 12 febbraio le sarà conferita, dopo tanti anni di attesa, la cittadinanza italiana presso il Comune di Comiso.
Presterà giuramento e, da quel momento, sarà cittadina italiana. E il suo legame con la terra d’origine? Widad non ha dubbi: “Torno in Marocco raramente ma per me è importante mantenere il legame con il mio Paese d’origine. Sono veramente felice di ricevere la cittadinanza italiana perchè è un traguardo che attendevo da molto tempo. Potrò fare delle cose che prima mi erano precluse, come votare o partecipare ad alcuni concorsi pubblici. Potrò avere i diritti da cittadina italiana e viaggiare in Europa liberamente”.
Widad si ritiene molto fortunata e la giurispridenza è sempre stata la sua passione: “Ho fatto una tesi di laurea in diritto della cittadinanza e vorrei specializzarmi in diritto dell’immigrazione. Inoltre, vorrei diventare un punto di riferimento per tutti i miei concittadini e aiutarli ad ottenere la cittadinanza o in ogni caso ad essere per loro un aiuto concreto”.
Un ringraziamento, infine, ai gentiori: “Sia a me che alle mie sorelle, ci hanno sempre sostenuto e mai ci hanno condizionato. Hanno voluto che potessimo studiare, con grandi sacrifici. La mia vita e quella dei miei genitori dimostra che c’è un Islam vero, moderato, che non deve essere guardato con sospetto e che nulla ha a che fare con certi pregiudizi. Io sono islamica e i nostri genitori ci hanno insegnato che il vero potere è la conoscenza. Meglio un libro oggi che un appartamento domani, ci hanno sempre detto”.
I nostri migliori auguri a questa giovane professionista.
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