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Voi cercate su internet e loro piantano alberi: Ecosia, il motore di cercare green
26 Ago 2019 08:52
Si chiama Ecosia e oggi più che mai abbiamo bisogno di loro, vista la grave situazione dell’Amazzonia. Ecosia è un motore di ricerca fondato da Christian Kroll, che pianta alberi pagandoli con parte dei ricavi pubblicitari.
Un viaggio iniziato nel 2009 che oggi conta 3 milioni di dollari donati per 6 milioni di arbusti interrati. E ha un obiettivo ambizioso: “Raggiungere il miliardo entro il 2020”.
Funziona così. Ecosia dichiara di finanziare i nuovi alberi destinandogli almeno l’80 per cento dei profitti derivanti dai click sui contenuti sponsorizzati. Che sono mostrati in alto tra i risultati di ricerca forniti da Bing. “Pure se non cliccate o usate un ad blocker contribuite al movimento, aumentando il numero di utenti e la nostra rilevanza per gli sponsor”, si legge sul sito. Appena lanciato il sistema ha sollevato diverse perplessità sulla reale efficacia, lasciando molti scettici.
Ma negli anni la trasparenza è migliorata. La società di Kroll ha ottenuto la certificazione di B-Corporation, rilasciata da un ente no-profit americano (B Lab) alle aziende che rispettano alte performance di sostenibilità ambientale e sociale. Ed è possibile controllare i report finanziari pubblicati sul sito. Per esempio, a ottobre (l’ultimo mese disponibile attualmente) l’incasso totale è stato 202,371 euro, le spese operative 85,143 euro (di cui 49,853 per i salari) e 17,239 quelle per la pubblicità. 102,900 gli euro destinati alla piantumazione.
Al momento le attività sovvenzionate si trovano in Peru, Madagascar e Burkina Faso.
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