VOGLIAMO ESPLORARE PERSONALMENTE I SERVIZI DEI CENTRI BENESSERE VISITATI

Stamattina ci siamo svegliati all’hotel Imperial della catena RIU. Categoria cinque stelle e panorama, aprendo la finestra da dieci e lode. Sotto il balcone vista mare ammiriamo tre piscine e un giardino che ci sembra di essere nell’Eden prima che a Eva venisse in mente di mangiare la mela. Colazione e giro tecnico (gli agenti dicono così) della struttura. Notiamo l’imponenza delle SPA , dei tanti servizi che offrono, che in altri periodi sono stati esclusivamente a pagamento oggi, dopo la rivoluzione che ha fatto abbassare in modo esponenziale la richiesta, in parte inseriti nel pacchetto turistico. Anche questo fa parte del nuovo modo di rilanciare il turismo in Tunisia, perché come dice Khaled, “dobbiamo  muoverci, non possiamo aspettare cinque anni, che la gente dimentichi da sé. Dobbiamo trovare il modo di “accudire e coccolare” il turista con offerte che lo portano prima per convenienza dopo per amore, di nuovo nel nostro paese”.

Non si sono lasciati spaventare i tanti stranieri che si vedono in giro per l’albergo, e nemmeno Laura e Maurizio Spinella della Mikonos Viaggi che hanno portato il piccolo Fabio, un anno e mezzo e nemmeno Enza Massari della Qalet Viaggi, che ha portato Giovanni di tre anni.

Che non ci fosse nessun pericolo, ne ero certa infatti non ho esitato un minuto a portare Giovanni, racconta Enza, anzi la Tunisia essendo zona di mare fa bene al piccolino e ci divertiamo

Al contrario di quanto si racconta, la pulizia, l’educazione e il rispetto dei tunisini per le donne e i bambini rendono questo giro anche a misura di bambino, interviene Laura.

“Possiamo testimoniare che Fabio e Giovanni si sono divertiti e sono diventati la mascotte di questo gruppo”. Proseguiamo il giro e si va al Moevempick Marina a Sousse, terza città per importanza della Tunisia. Entriamo in questo hotel e perfino il chiacchierone di Khaled smette di prendere in giro Claudia e la sottoscritta e rimane a bocca aperta.(certo poi ci racconta che lui ha già visto, che lui sapeva, intanto per un momento ci siamo tolti lo sfizio di vederlo zitto, che credetemi, non è poco). Caratteristica che accomuna  le strutture, sono gli spazi, comuni e non, che sono enormi. I servizi dei centri benessere che offrono pacchetti curativi, con il supporto di professionisti. All’avanguardia anche per il servizio di mini club. Accoglie bimbi anche di pochi mesi in una nursery che molti nido potrebbero invidiare. Ci sposiamo per il pranzo. Stavolta ci hanno fregato una stella. Sono quattro. Anche qui si mangia benissimo come in tutte le strutture della catena RIU. Il direttore, Pablo, che Khaled malgrado i nostri suggerimenti, si ostina a chiamare Pedro, forse perché  spagnolo e gli sembra che Pedro renda meglio l’idea ha un modo accattivante di rivolgersi sia agli ospiti, sia al personale. E’ proprio in questa struttura che mettiamo in atto il primo “ammutinamento” saltiamo la visita alla medina a favore del bagno in piscina e dei massaggi al centro benessere che Khaled ci ha promesso. Il secondo sulla velocità della visita all’ultimo hotel del giorno. Ma quella è roba per ragazzi che si vogliono divertire non per “vecchi” agenti stanchi. Si parte per Yasmine Hammamet, la velocità con cui ci avviamo in piscina è seconda solo al primatista mondiale. Neanche qui Khaled ci lascia in pace. Ci incalza alla puntualità; Il ministero del Turismo Tunisino, ci offre una cena di gala allo Shaharazan, tipico locale tunisino con spettacolo incluso che per la verità ha meritato tutta la fretta che ci ha imposto Khaled. Cibo ottimo, gustato mentre sul palco ballerine e anche qualche ballerino, raccontavano attraverso diverse scenografie la storia di Shaharazan e delle mille e una notte. Abbiamo concluso la cena con un tè alla menta e con le ballerine che ballavano la danza del ventre sui tavoli. Al rientro in hotel ci attende una serata musicale con un cantante locale molto famoso che, ci promettono, farà ballare tutti.

Capirete come la stanchezza dopo un giorno tra il lusso, il cibo, i massaggi e le feste ci abbiano stancato quindi a domani per il resto della storia

 

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