Continua a crescere la curva dell’influenza in Italia. Nell’ultima settimana monitorata dal sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati registrati oltre 816 mila casi di sindromi respiratorie acute, quasi 100 mila in più rispetto alla settimana precedente. Un dato che conferma l’accelerazione della stagione influenzale e l’aumento della pressione sui servizi sanitari. […]
Vittorio Fortunato: si cerca la madre, ma una “ruota” per lasciare i neonati esiste a Vittoria dal 2016
06 Nov 2020 08:52
La polizia di Ragusa, in particolare la Squadra Mobile e la squadra volanti, è ancora alla ricerca della donna che ha abbandonato a Ragusa in via Saragat Vittorio Fortunato,il neonato ritrovato da un commerciante dentro un mastello della spazzatura.
Vittorio Fortunato è il nome scelto dai sanitari di turno all’Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa che erano di turno due sere fa: arrivato avvolto soltanto da una copertina, Vittorio Fortunato non aveva ricevuto neanche il primo latte e aveva ancora il cordone ombelicale.
Su chi sia questa donna che abbia abbandonato suo figlio, vi è ancora mistero. Stranisce, però, che nel 2020 non si sappia che è possibile partorire in completo anonimato e lasciare i figli indesiderati all’ospedale.
Esiste in provincia di Ragusa, dal 2016 una “ruota” per accogliere i bambini abbandonati ed e’ stata realizzata dal Rotary Club di Vittoria nel maggio 2016. Si trova nell’area limitrofa all’ospedale Guzzardi di Vittoria.
Lo ricorda, all’indomani del ritrovamento del bimbo abbandonato a Ragusa, Giuseppe Notararigo che, nel 2016, era presidente del Rotary Club. “Abbiamo voluto riprendere questa usanza che potrebbe salvare la vita di bambini. Chi ha abbandonato il piccolo Vittorio Fortunato, avrebbe potuto utilizzarla. Finora, non e’ mai stata usata”. La “ruota” garantisce l’assoluta privacy di chi dovesse decidere di lasciare il bambino.
“E’ collegata all’appartamentino delle suore che prestano servizio nell’ospedale. – spiega – Al momento in cui la ruota viene aperta e poi richiusa, scatta un allarme collegato sia all’abitazione delle suore che al reparto di pediatria dell’ospedale. Noi speriamo che, se dovessero esserci altri casi come quello del piccolo Vittorio, qualcuno possa scegliere di lasciarlo in sicurezza”.
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