È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
VITTORIA: SI AMMALA LAVORANDO, CHIEDE AIUTO AL COMUNE
08 Ago 2013 09:50
La storia di Maria Giovanna Rimmaudo una cinquantenne che si è ammalata a causa del suo lavoro. Svolgeva l’attività di assistenza agli anziani presso privati senza ingaggio, mal retribuita- addirittura sollevava un disabile di 150 chilogrammi- e per 15 ore al giorno. Ha fatto ricorso per le condizioni in cui lavorava con la presenza di testimoni e per la grave situazione di salute nella quale attualmente si trova ma gli ex datori di lavoro hanno dichiarato il fallimento e l’Ispettorato del Lavoro ha chiuso il caso.
Esattamente il 10 agosto di due anni fa ha avuto un’ischemia con ripercussioni al sistema cardiocircolatorio con capillare chiusa al 70% e terapia accertata che le ha impedito e tuttora le impedisce di lavorare anche se lei è testarda e vuole assolutamente trovare occupazione. Ha fatto domanda per la pensione ma le viene respinta per ben due volte: le hanno riconosciuto solo il 67% d’invalidità. La signora Maria Giovanna mi mostra tutti i referti medici che attestano le sue condizioni di salute. Referti presentati all’INPS e all’assistente sociale del Comune.
Eppure quotidianamente deve affrontare spese economiche per comprare le medicine e la cura che lei chiama cura per la vita. Fino a due anni fa disponeva di un gruzzoletto per affrontare le visite mediche, controlli, acquisto di farmaci ma ora non è più possibile. Non ha più i mezzi per andare avanti. Sicuramente in una società di lupi mannari esiste la generosità di un cardiologo il dottor Rasi che la cura e la assiste senza volere compensi: “Ringrazio di cuore il dott. Rasi per la sua generosità ma non posso accettare, io devo assolutamente pagargli le visite perché non può curarmi gratis e poi la mia terapia deve essere aggiornata in base agli sviluppi più o meno positivi della patologia che richiederanno ulteriori controlli cardiologici e non posso approfittarmi della disponibilità del dottor Rasi. Ha fatto già abbastanza per me”.
Sicuramente non è un caso isolato perché i problemi sociali sono moltissimi in tutte le città del Sud. L’emergenza sociale si espande a macchia d’olio e a volte le risorse degli enti sono limitate per venire incontro a molti di questi problemi.
Maria Giovanna ha bussato a tutte le porte. Ha chiesto aiuto alle chiese, senza riscontro. Ha chiesto per due anni di essere ricevuta dal sindaco senza riscontro. L’assistente sociale del Comune le ha detto di rivolgersi al Presidente della Repubblica. Le parole piene di amarezza di Maria Giovanna: “Chi sta bene economicamente non capirà mai la situazione nella quale mi trovo. La mia vita è una lotta quotidiana alla sopravvivenza. Ho chiesto di essere ricevuta dall’assessore Cavallo e ancora aspetto. La stessa cosa vale per il sindaco: attendo di essere ricevuta da due anni ma mi dicono sempre che non può ricevermi perché non c’è. Non chiedo e non pretendo chissà cosa solo un piccolo sussidio mensile o una continuativa per contribuire alle spese dei farmaci per continuare la mia terapia che mi sta dissanguando. Un piccolo sussidio fino al momento in cui mi verrà accettata la pensione.”
Maria Giovanna vive in una palazzina di Vittoria con i genitori anziani e ammalati. Il padre pensionato usufruisce del minimo di pensione ed è costretto a pagare un affitto per un alloggio popolare che andrebbe sicuramente diminuito considerata la situazione in cui versa la famiglia.
Un altro problema da sollevare è quello degli affitti delle case popolari: è mai possibile che un Istituto Autonomo di Case Popolari non possa dare un aiuto nel ridurre l’affitto e in questo modo lasciare che queste famiglie possano avere soldi in più per sopravvivere? Questa è una proposta che rientra nei poteri straordinari di un Presidente a cui facciamo appello.
Facciamo appello a tutte le istituzioni affinché intervengano nell’accogliere e nel rispondere alla situazione di Maria Giovanna.
Cinzia La Greca
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