VITTORIA, RISSA TRA DONNE IN STRADA E POI AL PRONTO SOCCORSO

Fatto il punto sulla particolare rissa che giorno 7 gennaio ha “ravvivato” il pomeriggio dei residenti nella parte bassa di via Leopardi a Vittoria.

La segnalazione giunta al commissariato all’imbrunire di quel giorno, parlava di rissa tra donne, infatti sul posto, oltre i numerosi curiosi, gli agenti trovavano una giovane ragazza riversa a terra e dolorante al capo, confortata dalla madre che presentava una evidente ferita ad un occhio. Entrambe avevano appena corissato con altra mamma, sanguinante e ferita al volto e la giovane figlia che appariva illesa. I “gravi” motivi, degenerati con azioni violente, andavano ricercati sulle opinioni pubblicate dalle due ragazze (di appena 14 anni) sul noto social network facebook che evidentemente non erano  pacificamente condivise dalle adolescenti.

Tuttavia, l’esacerbarsi degli animi delle due ragazzine dopo avere coinvolto le rispettive mamme, che sembrava fosse definitivamente scemato dopo la violenta colluttazione in strada, improvvisamente e con toni altrettanto violenti si riproponeva presso il locale pronto soccorso dove, a dare man forte alle donne che vi erano state trasportate per ricevere le cure del caso, giungevano altri familiari di entrambe le controparti. Presso la struttura sanitaria venivano così identificati altri sette uomini, avevano dato vita ad una ulteriore rissa.

Cinque persone riportavano lesioni giudicate con prognosi che variavano dai sette agli otto giorni per traumi e contusioni varie.

In tutto sono stati segnalati per rissa, all’A.G. ordinaria otto adulti, sei uomini e due donne ed alla procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni le due ragazzine.

 

Matrimoni in crisi.

 

Si sono presentate presso gli uffici del commissariato di pubblica sicurezza in giorni diversi ma col medesimo problema. Dissidi con i rispettivi mariti.

Pertanto, dopo le indagini del caso, sono stati deferiti all’A.G., in stato di libertà:

B.A., 33 anni, ragusano, separato, che non versava alla moglie l’assegno mensile di mantenimento stabilito dal giudice, per il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice;

 

N.C., 37 anni, vittoriese. La moglie riferiva che il marito si era allontanato da cinque giorni e non aveva più fatto rientro a casa. nell’immediato, stranizzata dalla condotta del marito, aveva cercato di chiamarlo al telefono ripetutamente, ma non riceveva alcuna risposta. Il giorno dopo riusciva a contattarlo e questi riferiva che non aveva più intenzione di tornare a casa e che si trovava molto lontano. Dopo altri giorni apprendeva dai familiari del marito che questi aveva riparato in Romania con una giovane ragazza. 

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