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VITTORIA: LE FIAMME GIALLE SEQUESTRANO 800 BOMBOLE DI GAS
28 Apr 2016 08:42
Un deposito abusivo di bombole di GPL, privo dei requisiti minimi di sicurezza, è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza di Vittoria, assieme a 7.740 kg di G.P.L. contenuti in ben 799 bombole con capacità complessiva pari a 13.445 kg. I responsabili, tre soggetti vittoriesi, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ragusa, per detenzione di materiale infiammabile, per irregolare imbottigliamento di GPL e per violazioni alla normativa antincendio (vista l’assenza del certificato di prevenzione incendi e di S.C.I.A.).
L’operazione ha avuto origine nell’ambito dei controlli finalizzati al rispetto della normativa in materia di accise, con una serie di mirati appostamenti e pedinamenti dei camion trasportatori di bombole fino al deposito oggetto di sequestro.
All’atto dell’accesso in quest’area, un addetto ha esibito una licenza di detenzione ai fini di vendita per non più di 1.000 kg di G.p.l. in bombole, sostenendo di essere in regola con i quantitativi massimi imposti dalla legge. Una rapida ispezione da parte dei militari ha portato alla scoperta di 800 bombole detenute però alla rinfusa all’esterno del gabbiotto di cemento autorizzato; quelle vuote erano conservate a cielo aperto mentre quelle piene risultavano essere occultate in un deposito chiuso e privo di aerazione sempre di pertinenza del titolare dell’attività.
La maggior parte di queste bombole, inoltre, erano esternamente corrose, tenute in un cattivo stato di conservazione e addirittura non sottoposte a ricollaudo dopo la data di scadenza. Nessuna di esse, infine, riportava la valvola attestante la data di prova di tenuta e lo stabilimento di provenienza. Le Fiamme Gialle verificavano, quindi, che mancavano le dovute autorizzazioni e le correlate certificazioni attestanti i requisiti minimi di sicurezza.
Quanto è stato accertato è espressamente vietato dalle vigenti normative a causa della pericolosità della procedura di manutenzione/detenzione delle predette bombole, che espone gli operatori stessi, la popolazione residente nei pressi degli impianti e gli utilizzatori finali delle bombole ad elevati rischi di incendio ed esplosioni. Inoltre, determina una notevole concorrenza sleale sul mercato, considerato che, in tal modo, il titolare dell’attività era in grado di fornire una notevole quantità di bombole di GPL per uso domestico, senza dover affrontare i costi fissi e imprescindibili legati alla sicurezza nell’ambito della commercializzazione del prodotto di specie.
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