Vittoria, il comitato Terre Pulite: “Tra fumarole e rifiuti sta diventando emergenza sanitaria”

Fumarole praticamente indisturbate sul territorio ed emergenza rifiuti indifferenziati: in parole povere, ci stiamo avvicinando quasi all’emergenza sanitaria. E’ questo il grido d’allarme lanciato dal comitato Terre Pulite di Vittoria che già dal 16 giugno ha evidenziato il problema a seguito di un incontro che si è tenuto con il sindaco della città, Francesco Aiello.

Secondo il comitato, la soluzione proposta dall’amministrazione non solo non è sufficiente, ma è addirittura inefficace.
Il numero sempre crescente di discariche selvagge che, senza pietà alcuna, prendono d’assalto vaste aree e il gravissimo blocco degli impianti per lo smaltimento del secco, han fatto sì che la situazione precipitasse inesorabilmente in uno stato di assoluta e totale emergenza sanitaria.


La strategia adottata dal Sindaco (denominata col nome in codice 3 M) che prevede il monitoraggio quotidiano di un’aerea estesa circa 30 chilometri (a cura di un operaio borsista automunito il quale, avvistato il criminal sacchetto, procede alla segnalazione dello stesso avvisando la ditta incaricata che repentinamente invia il mezzo a rimuovere il vil intruso) pare non abbia sortito l’effetto sperato.

Tra l’altro, ricordiamo, il problema delle fumarole non è solo legato al fatto che si bruciano rifiuti che, potenzialmente, possono provocare danni gravi all’ambiente circostante, ma anche al rischio di esalazioni tossiche per la salute umana. Inoltre, dalla zona ipparina, continuano ad arrivare segnalazioni di odori pungenti a tutte le ore del giorno, e perfino della notte, tanto da rendere l’aria irrespirabile.

“Il tentativo di arginare il rilascio selvaggio di rifiuti da parte di barbari cittadini è certamente fallimentare. La pseudo strategia dei punti M non solo si è rilevata dispendiosa, insufficiente e inadatta ma, paradossalmente, anche assai controproducente poiché ha indotto quella parte di comunità imbarbarita a sposare l’idea che la Pubblica Amminitrazione fosse attiva H24 a rimuovere qualsivoglia abbandono a qualsivoglia ora del giorno (e forse anche della notte)”, spiegano dal Comitato il quale, invece, aveva individuato altre soluzioni, che qui riproponiamo:

  1. utilizzo della tecnologia attraverso un’applicazione di geo localizzazione dei siti a rischio FUMAROLE con l’ausilio di volontari specifici;
  2. utilizzo di droni a visione notturna (ma anche diurni) per la localizzazione dei fuochi notturni; tale attività consentirebbe l’individuazione dei colpevoli in flagranza;
  3. installazione di foto trappole in luoghi già censiti quali discariche a rischio incendi;
  4. videosorveglianza condivisa con esercenti attività private;
  5. rendere operativo il centro comprensoriale di compostaggio di contrada Pozzo Bollente;
  6. istituzione di un corposo nucleo di guardie ambientali per la sorveglianza del perimetro urbano ed extra urbano;
  7. isole ecologiche videosorvegliate ove la raccolta porta a porta risulta ancora assai carente;
  8. in ultimo ma propedeutico a tutto quanto sopra, una massiccia e costante campagna di comunicazione di educazione ambientale che sortisca il passaggio graduale alla premialita’ sull’imposta sui rifiuti.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it