Vittoria ha avuto la sua vampanigghia, Scoglitti no

Sabato aera una grande fiammata ha illuminato quasi a giorno la piazza Ferdinando Ricca e la maestosa basilica di San Giovanni battista che la sovrasta. Cumuli di arbusti, derivanti dalla potatura degli ulivi, erano stati accatastati per giorni nel grande piazzale antistante la chiesa. Dopo la celebrazione della messa, il grande portone si è aperto ed è comparso il simulacro di Santa Lucia che nella serata di domenica sarà portato in processione per le vie della città. La piazza, nel frattempo, si riempiva di gente, che arrivava da tutte le stradine del quartiere storico di Vittoria. Il parroco, don Salvatore Converso ha presentato brevemente la storia della santa martire di Siracusa, raccontando le vicende storiche che la riguardano.

Le “vampe” si alzano verso il cielo

Ma gli occhi di tutti erano puntati su quella catasta, circondata da transenne. Alcuni volontari hanno appiccato il fuoco alla base. E in pochi istanti, le “vampe” si sono alzate nel cielo, miste al fumo e la facciata della basilica sembrava risplendere a giorno.

Pochi minuti, lo spettacolo dura davvero pochi minuti.

Ma erano in tanti ad assistervi. Segno che questa tradizione che per alcuni anni era stata interrotta e che poi venne ripresa, resta nel cuore dei vittoriesi. E per Vittoria la vampanigghia,. Come da tradizione, non viene fatta il 13 dicembre, giorno dedicato alla festa liturgica di Santa Lucia, ma il sabato successivo.

Vittoria felice, Scoglitti delusa. Ma i giovani vogliono riavere la “vampanigghia”

La vampanigghia: amata e attesa sia a Vittoria che a Scoglitti. Ma nella frazione i giovani promotori hanno dovuto rinunciarvi. È accaduto tre giorni fa, il 13 dicembre, perché a Scoglitti la data del 13 dicembre viene rispettata. C’è da dire però che la vampanigghia vietata dalle autorità (la segnalazione è arrivata alla Prefettura) era una sorta di iniziativa “fai da te”, promossa dai tanti giovani della frazione, che avevano accatastato la legna in un terreno privato. Probabilmente senza rispettare i canoni di sicurezza, ma quella vampanigghia era davvero tanto attesa. E richiamava tanti per vederla, per ammirare le fiamme che si levavano verso il cielo. Per tanti, era anche il momento di un improvvisato barbecue, utilizzando le braci ancora ardenti per arrostire chili di carne che veniva consumata sul posto.

Tutto si è dissolto nel giro di poche ore. La diffida a due dei giovani promotori notificata dai carabinieri, la decisione di abbattere quell’enorme catasta di legna, la delusione che si taglia a fette ! Non è mancata però la più piccola vampanigghia, allestita in piazza Cavour, davanti alla chiesa di Maria SS. Di Portosalvo. Anche qui, con il simulacro di Lucia che si affaccia dal portone sul sagrato della chiesa. Poi, tante vampanigghie più piccole, nei quartieri. Che non sono bastate però a lenire il dolore e a scacciare la delusione per la “vampanigghia ranni”, quella più attesa, in via Eugenio Montale. Ma i giovani non si arrendono. C’è voglia di riprovarci, magari con le dovute assicurazioni e con la presenza dei mezzi anti incendio. Come la legge prevede. Manca un anno, ma la corsa per riportare la vampanigghia a Scoglitti è già partita.

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