VITTORIA: FURTO DI RAME ALL’AMIU, 2 ARRESTI

Continua il contrasto dei reati contro il patrimonio nel quotidiano controllo del territorio da parte dei militari della Compagnia Carabinieri di Vittoria. Questa volta si è rivelata fondamentale la sinergia tra la Centrale Operativa 112 e le Guardie Particolari Giurate che operano sul territorio. Ieri infatti, intorno alle ore 20, è arrivata una telefonata sulla linea 112 da parte di un operatore di una società di vigilanza privata che segnalava la presenza di due persone che dopo aver divelto la recinzione in rete metallica che delimita il perimetro del Centro Raccolta dei Rifiuti Speciali dell’Amiu, sita in questa contrada “Pozzo Bollente”, si erano introdotti al suo interno, asportando diversi cavi in rame, attentamente selezionati dal materiale di risulta lì accantonato in attesa del successivo smaltimento. In relazione a quanto riferito dal personale di guardia, che ne aveva specificato la direzione di fuga, due equipaggi dell’Aliquota Radiomobile hanno raggiunto immediatamente il luogo del reato, individuando i due giovani a circa 50 metri di distanza dal sito, ognuno dei quali è stato trovato in possesso di due borsoni contenenti materiale. Si tratta di Nicolita Mario Laviniu, rumeno del ‘77, disoccupato, incensurato e Ichimas Florin, rumeno del ‘78, disoccupato, incensurato;

Questi sono stati trovati in possesso di svariati cavi in rame per un peso complessivo di Kg. 50 circa. In relazione a quanto verificatosi in loco e ritenuto che i furti di rame in danno del Centro Raccolta dei Rifiuti Speciali in parola nonché in danno di altri Enti o privati vengono perpetrati con solerte frequenza, l’attività è proseguita con la perquisizione nel domicilio dei fermati dove è stata trovata anche una borsa con all’interno diversi cavi in rame per un peso complessivo di circa 20 Kg, dei quali i due non erano in grado di fornire alcuna spiegazione plausibile.

In relazione a quanto sopra, i cittadini rumeni sono stati condotti in caserma e poi associati presso la Casa Circondariale di Ragusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea davanti la quale dovranno rispondere del reati di furto aggravato in concorso.

 

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