Un servizio, il Centro di Pronta Accoglienza, che nascerà al servizio di tutto il territorio ibleo e che l’Asp di Ragusa ha individuato in uno dei padiglioni dell’ospedale Busacca. L’argomento è stato affrontato ed approfondito in consiglio comunale alla presenza direttore generale Pino Drago, della direttrice sanitaria Sara Lanza e del responsabile del Sert Giuseppe […]
VITTORIA, DONNA DENUNCIATA PER OMISSIONE DI SOCCORSO
21 Nov 2011 13:21
E’ stata denunciata alla Procura di Ragusa per fuga ed omissione di soccorso dalla Polizia Stradale di Vittoria, una vittoriese di 30 anni, che lo scorso 18 ottobre ha investito un pedone in via Mentana, nel centro di Vittoria.
In particolare, nella mattinata di giorno 18, un pedone di 44 anni, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, veniva investito da un’autovettura, perdendo i sensi.
La moglie del pedone prestava subito soccorso al marito, mentre la conducente, dalla macchina, prima chiedeva se l’investito stava male, poi, in un attimo di distrazione della moglie, riprendeva a velocità la marcia.
Il pedone veniva condotto presso l’ospedale ove gli venivano riscontrati dei traumi e gli venivano dati giorni di riposo medico.
Dopo pochi giorni veniva sporta denuncia presso la Polizia Stradale di Vittoria che avviava le indagini sulla base delle sole due lettere iniziali della targa rilevate dalla moglie del pedone.
Nella denuncia si faceva presente inoltre che la conducente era in compagnia di un bambino che subito dopo l’impatto stava piangendo.
Venivano così verificate centinaia di targhe aventi quelle due lettere e riconducibili al mezzo usato, una Ford; inoltre gli agenti, ipotizzando che il bambino della conducente potesse aver sbattuto durante l’indicente procedevano a verificare presso gli ospedali se era stato ricoverato un bimbo, accertando che ciò era avvenuto quattro giorni dopo dall’incidente; la madre, nella circostanza aveva dichiarato ai medici che il figlio presentava conati di vomito da giorni.
Dai dati così raccolti veniva così individuata l’investitrice che, convocata presso gli uffici della Polizia stradale, ammetteva le proprie responsabilità, giustificando il tutto con il fatto che la sua vettura era senza assicurazione e sotto sequestro e che l’aveva presa per accompagnare il proprio figlio dal medico.
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