VITTORIA: CONFLITTI DI INTERESSE AL COMUNE, LA REPLICA A OCCHIPINTI DEL M.I.S

Per quel che riguarda, innanzitutto, le circostanze cui si riferisce il coordinatore del M.I.S., non risulta al sottoscritto che, tanto nell’espletamento delle procedure burocratiche di competenza esclusiva degli organi tecnici dell’amministrazione, che nell’assunzione, in sede giuntale, delle decisioni, sia stata mai violata alcuna norma di legge o, quand’anche non stabilita direttamente dalla legge, del “Codice di Pisa”, e ciò fermo restando che, come chiarito dal Codice, spetta all’amministratore (nella cui definizione non rientra alcun “esperto” o “consulente”) rendere pubblica tale condizione ed astenersi da qualsiasi deliberazione o altro atto decisionale.
Qualora Occhipinti ritenesse il contrario, lo invito a informare immediatamente la magistratura, in quanto tutti, da cittadini e tanto più nella qualità di pubblici amministratori, siamo e rimaniamo soggetti alla legge. Dico di più: sarò io stesso a trasmettere alla Procura della Repubblica la sua nota e ogni altra che giungesse, come accaduto in altre occasioni, alla mia conoscenza, in modo che si sgombri subito il campo da allusioni e sospetti che ritengo gravemente lesivi della reputazione mia, dei colleghi e dei funzionari chiamati maliziosamente in causa. 

Non si fa attendere la replica dell’Assessore alla Trasparenza del Comune di Vittoria, avv. Piero Gurrieri: “Rispondendo al coordinatore del M.I.S., Alessandro Occhipinti, che nei giorni scorsi, con una sua nota, si era detto perplesso sul mantenimento, da parte dell’Amministrazione Comunale, degli obblighi assunti con la sottoscrizione del “Codice di Pisa”, e sul mio ruolo quale Assessore alla Trasparenza, premetto subito di ritenere tale intervento inaccettabile, in quanto diretto a screditare, senza fondamento e con gravi allusioni, l’operato mio personale e dell’Amministrazione della quale faccio parte. I principi di trasparenza e di correttezza sono stati assunti come fondamentali nel programma amministrativo del Sindaco, e la sottoscrizione del “Codice di Pisa” da parte del Sindaco e della sua Giunta, che impegna i medesimi soggetti al rispetto di quanto in esso stabilito, anche in ordine a situazioni che possano determinare conflitti di interessi, ne costituisce una evidente dimostrazione. 

Quanto all’ulteriore questione posta da Occhipinti, premesso che il potere di nomina degli assessori, come anche degli esperti, è attribuito dalla legge unicamente al sindaco, risulta totalmente falso che l’ultima di esse sia in contrasto con il decreto legislativo n. 39 dell’8 aprile 2013, e in particolare con il suo articolo 4.”

L’assessore replica inoltre a riguardo di incarichi assessoriali assunti dall’ente: “Gli assessori, infatti, sono componenti di organi di indirizzo politico e le deleghe assessoriali non costituiscono incarichi amministrativi di vertice, incarichi di amministratore di ente pubblico e, tantomeno, incarichi dirigenziali esterni, come chiarito espressamente dall’art. 1 del decreto, sicchè, contrariamente a quanto scritto dal coordinatore del M.I.S., non ricorre nella fattispecie alcuna ipotesi di inconferibilità, come di incompatibilità ai sensi degli artt. 11, 12 e 13, non sussistendo, ed essendo state comunque rimosse, le relative condizioni.

In questa situazione, parlare di conflitti di interesse risulta quindi fuori luogo, ed è d’altronde l’ordinamento, proprio nel dichiarato intento di impedire fin dall’origine, l’insorgenza di situazioni di conflitto a inibire ad imporre ai pubblici amministratori, dai consiglieri comunali, al sindaco e agli assessori, generali obblighi di astensione, e a stabilire che gli assessori competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici debbano astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia pubblica e privata nel territorio da essi amministrato (art. 78 D.to Lgt. 267/2000). Disposizioni, queste, che non potranno che essere integralmente rispettate da tutti i titolari delle cariche in questione. 

In conclusione, il coordinatore del M.I.S. ha sbagliato completamente bersaglio, e personalmente, scusandomi per la presunzione, non accetto alcuna lezione dal suo Movimento su questi temi e queste regole, di cui mi sono occupato per decenni e i cui regolamenti, grazie alla sensibilità del Presidente Rosario Crocetta e del sen. Beppe Lumia, stiamo esportando oltre la nostra realtà territoriale, presentandoli, fino alla scorsa settimana, in qualificati contesti regionali e locali. Dico di più: siccome riteniamo che le nostre carte siano in regola, annuncio che a ottobre celebreremo qui in città un convegno proprio sui conflitti di interesse e il “Codice di Pisa”, cui parteciperà quale principale relatore, avendo proprio questa mattina accettato il mio invito, il presidente nazionale di “Avviso Pubblico” (associazione di enti locali per la legalità, cui si deve la redazione del Codice) Andrea Campinoti.”

 

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